Importante iniziativa di Google contro gli “ad injectors”, estensioni per il browser Chrome che infilano pubblicità (surrettiziamente o meno) nelle pagine Web visitate dall’utente. Un problema di dimensioni notevoli, che non a caso ha spinto Mountain View ad agire in maniera proattiva contro gli abusi.
La corporation dell’advertising ha studiato l’eccesso di advertising “iniettato” nei browser degli utenti assieme agli esperti dell’Università della California a Berkeley, identificando 192 estensioni – un terzo del totale – e calcolando in 14 milioni gli utenti interessati dagli ad indesiderati.
Girando su Chrome, le estensioni erano ovviamente in grado di riprodurre il problema dell’advertising fastidioso su svariati sistemi operativi per PC; il problema degli ad injector non è certo esclusivo di Chrome, spiega Google, e coinvolge anche gli altri browser più popolari.
Oltre a rendere problematica la fruizione dei contenuti Web, gli ad injector possono essere fonte di veri e propri problemi di sicurezza: Google cita in tal senso il caso del crapware Superfish individuato sui laptop Lenovo di cui tanto si è discusso nelle scorse settimane.
I termini di utilizzo per le estensioni Chrome prevedono che pratiche come quelle degli ad injector siano rese chiaramente note agli utenti prima dell’installazione: per le 192 che non avevano evidentemente rispettato le regole il gioco è finito.
Alfonso Maruccia
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" Ora la Commissione Europea, dopo la riflessione seguita all'insediamento del nuovo organico, avrebbe chiesto alle aziende che si erano mosse contro Mountain View di poter rendere pubbliche le loro denunce. Una pratica che preluderebbe allo statement of objections, le accuse formali dalle quali la Grande G dovrà difendersi per sfuggire alle sanzioni che possono raggiungere il 10 per cento del fatturato annuale dell'azienda colpevole, che per Mountain View significa 6 miliardi di dollari ".La Ue può multare solo in base al fatturato dentro la UE. Non so a quanto ammonti, credo sia un po' più basso di 60 miliardi l'anno.LeguleioRe: Specifichiamo
- Scritto da: Leguleio> " <I> Ora la Commissione Europea, dopo la> riflessione seguita all'insediamento del nuovo> organico, avrebbe chiesto alle aziende che si> erano mosse contro Mountain View di poter rendere> pubbliche le loro denunce. Una pratica che> preluderebbe allo statement of objections, le> accuse formali dalle quali la Grande G dovrà> difendersi per sfuggire alle sanzioni che possono> raggiungere il 10 per cento del fatturato annuale> dell'azienda colpevole, che per Mountain View> significa 6 miliardi di> dollari </I> ".> > La Ue può multare solo in base al fatturato> dentro la UE. Non so a quanto ammonti, credo sia> un po' più basso di 60 miliardi> l'anno.[IMG]http://i.imgur.com/yoliJ6z.jpg[/IMG]interessant e ma...Re: Specifichiamo
- Scritto da: Leguleio> La Ue può multare solo in base al fatturato> dentro la UE. Non so a quanto ammonti, credo sia> un po' più basso di 60 miliardi l'anno.Mi spiace ma hai fatto tre errori in due righe... io lascerei stare le questioni legali che non sono il tuo forte.Primo, il fatturato annuo totale di google è effettivamente sui 66 miliardi per il 2014.Secondo, l'EU non multa in base al fatturato, ma in base alle vendite del bene che infrange la legge sulla libera concorrenza.Terzo, l'ammontare totale della multa non può superare il 10% del fatturato "globale" dell'azienda, per questo tutti dicono che potrebbe pagare "fino" a 6 miliardi.bradipaoRe: Specifichiamo
- Scritto da: Leguleio> La Ue può multare solo in base al fatturato> dentro la UE. Non so a quanto ammonti, credo sia> un po' più basso di 60 miliardi l'anno.Ti sbagli (hai fatto rimuovere tu la precedente risposta?).L'UE può multare solo in base alle vendite del bene che infrange le norme sulla concorrenza. E c'è un limite massimo alla sanzione, pari al 10% del fatturato globale dell'azienda.Visto che sennò rimuovono la risposta, riporto anche la fonte:http://ec.europa.eu/competition/cartels/overview/factsheet_fines_en.pdfbradipaoRe: Specifichiamo
> > La Ue può multare solo in base al fatturato> > dentro la UE. Non so a quanto ammonti, credo sia> > un po' più basso di 60 miliardi l'anno.> > Ti sbagli (hai fatto rimuovere tu la precedente> risposta?).Sì.> L'UE può multare solo in base alle vendite del> bene che infrange le norme sulla concorrenza. Che è sostanzialmente il fatturato nel caso di Google; in altri casi un'azienda può avere introiti da ambiti molto diversi, e la parte che non viola le norme sulla concorrenza non viene computata come base imponibile per la multa. > E> c'è un limite massimo alla sanzione, pari al 10%> del fatturato globale> dell'azienda.Che è quello che ho scritto. Solo che è il fatturato all'interno della UE, anche volendo non possono acquisire in via ufficiale la contabilità di Google extra UE.LeguleioRe: Specifichiamo
- Scritto da: Leguleio> > Ti sbagli (hai fatto rimuovere tu la> precedente > risposta?).> > Sì.Quindi se ti si prende in castagna, fai rimuovere le risposte con le prove?@redazione: è questa la policy?> Che è sostanzialmente il fatturato nel caso di> Google;Ammetti di aver torto, ma vuoi comunque aver ragione.Olimpionico di mirror-climbing :)> > E > c'è un limite massimo alla sanzione, pari al> 10% > del fatturato globale > dell'azienda.> > Che è quello che ho scritto. No, è globale (ed è pubblico aggiornato per trimestri, essendo quotata in borsa).Documentati (leggi il documento sopra linkato) prima di dire cose sbagliate.bradipaoAbuso di posizione dominante?
Io capisco che il 90% (o quel che è) delle ricerche passi da Google, ma è vero anche che esistono zero ostacoli e zero costi all'utilizzo di uno dei motori di ricerca concorrenti, come Bing. Basta digitare bing.it anziché google.it, è un'operazione alla portata di chiunque. Non mi sembra la stessa situazione di MS nel campo dei sistemi operativi, dove usare Windows è una scelta obbligata per chi vuole lavorare nella maggior parte delle aziende.I vari motori di ricerca specifici, per shopping, viaggi e quant'altro, vorrebbero che Google non sponsorizzasse prodotti propri, usando per i suoi siti le stesse regole che applicano agli altri. Mah, quando cerco un prodotto, mi tocca sempre raffinare la ricerca per tagliare fuori tutti i motori inutili che vorrebbero frapporsi tra me e il mio obiettivo, non mi sembra di vedere dieci link di Google in cima ai risultati. Non capisco cosa vogliano di più i vari shoppydoo.it o booking.com.E' invece chiarissimo cosa voglia Microsoft: tagliare le gambe in tutti i modi a chi la batte in innovazione, tecnologia e strategia commerciale. Peccato che una Microsoft che si dichiara dalla parte degli utenti sia credibile quanto un don Vito Corleone che facesse uno spot per tutelare gli agnellini macellati a Pasqua.Boh, ho l'impressione che questo accanimento serva più che altro a ficcare le mani in tasca a chi ha sucXXXXX, anche se questo sucXXXXX deriva dalla capacità di investire e rinnovarsi, senza sedersi sugli allori come MS ha fatto per lungo tempo (vedere x anni di Windows CE senza innovazioni rilevanti). Se invece il dubbio è sulla profilazione dei cittadini da parte di un'azienda privata, il discorso è diverso, ma mi sembra del tutto slegato dall'abuso di posizione dominante.Izio01Esclusive?
Vogliono compartimentare il mercato per tagliare le gambe a quei servizi gratuiti-con-pubblicità e obbligare la gente a passare al tutto-pagato?Non è certo così che faranno diminuire i pirati, al contrario...Soluzione:TUTTO (voglio l'oscuro gruppo metal norvegese? Devo trovarlo, il resto che vorresti vendermi non mi interessa)SUBITO OVUNQUE (PC, cellulare, sarca**o)A POCO PREZZO (a scelta se pagato dalla pubblicità o di tasca propria)NIENTE MENATE (blocchi regionali, esclusive, piattaforme negate, finestre temporali, pu**anate varie)Sempre se volete i miei soldi, neh...FunzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 03 04 2015
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