Su Claude di Anthropic arriva una nuova funzione: la memoria automatica. Disponibile per gli utenti Team ed Enterprise, questa novità consente a Claude di “ricordare” preferenze, priorità e contesto dei progetti, per offrire risposte più coerenti e personalizzate nel tempo. Non si tratta di una semplice cronologia. Claude è in grado di adattarsi alle esigenze del team, ai processi aziendali e persino alle richieste dei clienti.
Anthropic lancia la memoria automatica per Claude
La memoria si estende anche ai progetti. Gli utenti possono caricare file, come bozze, diagrammi, prototipi o grafici, e Claude li utilizzerà come base per generare contenuti coerenti. Ogni progetto rimane separato per evitare sovrapposizioni tra contesti diversi.
Sia OpenAI che Google hanno già introdotto nei loro chatbot la capacità di ricordare informazioni tra conversazioni diverse con lo stesso utente. Il New York Times però riporta un effetto collaterale interessante. Da quando ChatGPT ricorda tutto, sono aumentate le segnalazioni di comportamenti bizzarri o deliranti da parte dell’intelligenza artificiale.
Anthropic ha scelto un approccio “opt-in”: la memoria non è attiva di default e può essere abilitata direttamente dalle impostazioni. Gli utenti possono visualizzare, modificare o eliminare i ricordi salvati, decidendo cosa Claude deve tenere a mente e cosa ignorare. Una scelta saggia per garantire trasparenza e rispetto della privacy, soprattutto negli ambienti professionali.
Modalità incognito su Claude: conversazioni che non lasciano traccia
C’è anche una novità per la privacy: chat in incognito per tutti. Le conversazioni non vengono salvate e non condizionano le risposte future di Claude. Funziona come la modalità incognito di Google per Gemini, si può chiedere quello che si vuole senza che resti traccia.