Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un avviso relativo al sostegno alla domanda di servizi di cloud computing e cybersecurity
. Si tratta di un’iniziativa messa in campo con il decreto ministeriale del 18 luglio 2025 e ripresa da quello direttoriale del 21 novembre 2025, attraverso cui riconoscere a PMI e lavoratori autonomi delle agevolazioni utili a favorire la transizione digitale dei medesimi soggetti nonché lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate
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Un contributo per cloud e cybersecurity
Per i criteri di domanda e assegnazione bisognerà attendere un successivo provvedimento. Intanto sappiamo che le risorse stanziate ammontano a 150 milioni di euro. Inoltre, i servizi e i prodotti dei quali si potranno dotare i beneficiari saranno quelli forniti da soggetti iscritti in un apposito elenco formato e tenuto dal Ministero stesso.
Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione da parte delle PMI e dei lavoratori autonomi saranno definiti con successivo provvedimento direttoriale, in esito alla formazione dell’elenco dei soggetti abilitati alla fornitura dei prodotti e servizi agevolabili.
Il contributo, fino a un massimo di 20.000 euro e concesso a fondo perduto (nella misura massima del 50% delle spese), potrà essere chiesto da chi opera nel territorio nazionale con un contratto per la connettività da almeno 30 Mbps in download.
Le agevolazioni sono erogate in non più di due quote, di cui la prima all’avvenuto sostenimento di almeno il 50% del piano di spesa e la seconda ed ultima a seguito dell’avvenuta ultimazione del piano, fermo restando la possibilità di richiedere l’erogazione in una unica quota a seguito della realizzazione dell’intero piano di spesa.
I prodotti e i servizi ammissibili
Ecco in quali categorie rientrano i prodotti e servizi ammissibili, acquistabili direttamente, con sottoscrizione di un abbonamento o tramite entrambe le modalità.
- Soluzioni hardware di cybersecurity quali firewall di nuova generazione (NGFW), router/switch e dispositivi di prevenzione delle intrusioni (IPS);
- soluzioni software cybersecurity quali antivirus e antimalware, software di monitoraggio delle reti, soluzioni di crittografia dei dati, sistemi di gestione delle informazioni e degli eventi di sicurezza (SIEM) e software di gestione delle vulnerabilità;
- servizi cloud infrastrutturali (IaaS) e di piattaforma (PaaS) quali virtual machine, servizi di storage & backup, network & security (inclusi connettività VPN e servizi DDoS), database;
- servizi Cloud SaaS quali software di contabilità, soluzioni per la gestione delle risorse umane (HRM), sistemi di gestione produttività/Workflow (ERP), incluse soluzioni di produttività aziendale integrate con funzionalità di intelligenza artificiale, software per la gestione di contenuti digitali (CMS) ed e-commerce, strumenti per gestire le interazioni con i clienti (CRM) che includono, tra gli altri, i servizi di collaborazione e centralino virtuale (UCC e PABX);
- servizi di configurazione, monitoraggio e supporto continuativo dei servizi, inclusi i servizi professionali, fatta eccezione per i servizi di formazione (ammissibili nella misura massima del 30% del complessivo piano di spesa e devono essere connessi ad uno o più degli altri servizi individuati nel presente elenco).
È necessario un incremento delle prestazioni
L’avviso precisa che non sono ritenute ammissibili le spese per prodotti e servizi con prestazioni analoghe a quelli già in uso. Inoltre, i piani di spesa con importo non inferiore a 4.000 euro devono soddisfare due requisiti.
- Avere una durata non superiore a 12 mesi decorrenti dalla data di comunicazione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, qualora il piano sia attuato unicamente mediante acquisto diretto di uno o più servizi/prodotti;
- essere collegati, nei casi diversi da quello sopra indicato, ad abbonamenti di durata non inferiore a 24 mesi; qualora la durata dell’abbonamento ecceda, le spese ammissibili sono limitate a quelle riconducibili ai primi 24 mesi di abbonamento.