Clubhouse, esordio su Android (solo su invito)

Clubhouse, esordio su Android (solo su invito)

Clubhouse esordisce finalmente su Android, ma con troppe limitazioni e troppi ritardi: per il gruppo il percorso è ora improvvisamente in salita.
Clubhouse, esordio su Android (solo su invito)
Clubhouse esordisce finalmente su Android, ma con troppe limitazioni e troppi ritardi: per il gruppo il percorso è ora improvvisamente in salita.

Il tanto atteso esordio su Android, alla fine è arrivato: da oggi Clubhouse aggiunge al proprio arsenale anche il principale sistema operativo al mondo dopo aver percorso la prima parte della propria strada a cavallo del solo iOS. Troppo poco e forse anche troppo tardi, ma almeno è un inizio.

Troppo poco e troppo tardi

Troppo poco, soprattutto, perché le limitazioni odierne sono ancora forti. Anzitutto si tratta di un esordio riservato ai soli USA: il prossimo ampliamento è pensato esclusivamente per i paesi anglofoni e non v’è ancora traccia degli ulteriori passi avanti che si andranno a compiere. Inoltre la versione per Android è monca di molte funzionalità rispetto a quella disponibile su iOS. Infine, ma è forse l’elemento più importante, ancora una volta viene mantenuto il sistema ad inviti che molto può fare per creare esclusività, ma ben poco può fare quando ormai i buoi son scappati ed il pericolo è quello di essere dimenticati troppo presto.

Troppo tardi, perché Clubhouse non ha saputo cavalcare l’incredibile esposizione mediatica iniziale ed ha visto così rapidamente sgonfiarsi l’interesse nei confronti della piattaforma. Inoltre la nascita parallela di molti anti-Clubhouse ha frammentato il mercato prima ancora che il brand potesse imporsi e ciò ha probabilmente annullato le possibilità del gruppo di scavare ulteriormente spazio nella propria nicchia.

Troppo poco e troppo tardi, ma è almeno un passo avanti, una risposta che il gruppo doveva. Nella presentazione i motivi sono facilmente spiegati: scalare così tanto in così poco tempo impone problemi importanti nella gestione di server, codici e personale, costringendo il gruppo a focalizzarsi su aspetti che solo indirettamente hanno a che fare con il brand o le funzionalità. Ora che tutto è pronto, il team Clubhouse può tornare a correre, partendo però ora da una posizione decisamente meno comoda rispetto a qualche mese fa. Ora, infatti, tutti lo sanno: si è fatto troppo poco e lo si è fatto probabilmente troppo tardi.

Fonte: Clubhouse
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Pubblicato il
10 mag 2021
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