Con Disney è tutto un tocco

Con Disney è tutto un tocco

Il colosso statunitense lavora a una tecnologia in grado di trasformare praticamente qualsiasi cosa in un'interfaccia multi-touch. Pomelli di porte, divani o fondi di acquario, niente si salva dall'imperante mania del tocco
Il colosso statunitense lavora a una tecnologia in grado di trasformare praticamente qualsiasi cosa in un'interfaccia multi-touch. Pomelli di porte, divani o fondi di acquario, niente si salva dall'imperante mania del tocco

Tablet, smartphone e interfacce multi-touch integrate su schermi LCD di varie fattezze e dimensioni? Con “Touché” Disney va oltre e prova a trasformare qualsiasi superficie, oggetto o prodotto in un dispositivo sensibile al tocco.

Realizzata presso la divisione che si dedica alla ricerca del colosso audiovisivo statunitense, Touché promette di processare un maggior numero di informazioni rispetto ai sensori touch adottati sulle interfacce tradizionali, monitorando più frequenze per “sentire” gestualità delle dita complesse, prese, posizione del corpo e quant’altro.

Per abilitare una superficie o un oggetto a usare Touché basta un singolo conduttore elettrico integrato su quella superficie od oggetto: a quel punto è possibile realizzare applicazioni “touch” complesse come un divano che si adatta alla posizione dell’utilizzatore, che accenda il TV-set quando ci si siede, abbassi le luci quando ci si stende o spenga il televisore quando ci si addormenta.

Altre applicazioni di Touché dimostrate dai ricercatori Disney includono un pomello di porta in grado di chiudere automaticamente la serratura se viene esercitata una forte presa invece di un tocco leggero, lettori MP3 “manipolabili” direttamente con i movimenti del corpo invece che con i pulsanti “touch” usati attualmente, e persino la trasformazione della superficie dell’acqua in un interfaccia sensibile al tocco.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 mag 2012
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