Copyright Unix, SCO al dessert

Copyright Unix, SCO al dessert

Voleva affondare Novell sotto un macigno brevettuale. Ha ancora una volta collezionato la bastonata di un giudice. E questa volta pare che sia proprio finita
Voleva affondare Novell sotto un macigno brevettuale. Ha ancora una volta collezionato la bastonata di un giudice. E questa volta pare che sia proprio finita

TSG Group, Inc. ha perso ancora una volta, e questa volta forse è davvero finita: la società fantasma in bancarotta controllata, desiderosa di riaffermare i suoi presunti diritti di copyright su UNIX e quindi sul moderno ecosistema di Linux ha ricevuto l’ennesimo niet da parte di un giudice statunitense, il quale ha riaffermato la decisione della corte precedente stabilendo che la proprietà intellettuale resta nelle mani di Novell e di nessun altro.

TSG, zombie senza un business precedentemente noto come SCO Group e prima ancora come Caldera Systems , pretendeva che un giudice riaprisse il caso già morto e sepolto dei diritti di copyright su UNIX dopo anni di sconfitte, dinieghi e multe milionarie a favore di Novell.

La risposta del giudice della Corte di Appello del Decimo Circuito è puntualmente arrivata, e puntualmente SCO/TSG ha perso su tutta la linea: il copyright di UNIX resta di proprietà di Novell, TSG non ha alcun diritto all’appello e la multa di 2,5 milioni di dollari più interessi già stabilita nel 2008 (a favore di Novell) va pagata qui e subito.

Sarà veramente questa la fine della triste avventura SCO/TSG? In teoria ci sarebbe ancora spazio per chiedere alla Corte Suprema di far ripartire il caso, ma il parere degli esperti è che ben difficilmente un fallimento giudiziario così clamoroso otterrebbe l’attenzione che i protagonisti chiedono ai giudici di Washington D.C.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 set 2011
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