Il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare per consigliare alle Regioni l’uso di interventi non farmacologici che possono limitare la diffusione del COVID-19. Nessun obbligo, ma solo una serie di misure indicate per proteggere i soggetti più fragili, se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare nelle prossime settimane.
Vaccini, mascherine e smart working
Nel documento “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023” viene innanzitutto suggerito di proseguire la campagna vaccinale, dando priorità a fragili e over 60. Per queste due categorie è raccomandata la somministrazione del secondo booster (quarta dose) tramite vaccino m-RNA bivalente (Original/Omicron BA.1) a distanza di almeno 120 giorni dal primo booster (terza dose).
Per quanto riguarda invece gli interventi non farmacologici in caso di un “evidente peggioramento del quadro epidemiologico“, il Ministero della Salute consiglia di utilizzare mascherine in spazi chiusi per proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave.
Al momento l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie è obbligatorio fino al 30 aprile 2023 solo per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice e le strutture riabilitative.
Nel caso di “sensibile peggioramento del quadro epidemiologico” si potrà valutare l’adozione di altre misure, come lo smart working e la limitazione del numero di persone che possono partecipare agli eventi per ridurre gli assembramenti. Infine, per ridurre il rischio di trasmissione del COVID-19 e altri virus respiratori è consigliata un’adeguata ventilazione degli ambienti chiusi.