Web – L’appoggio più vistoso all’originale iniziativa di MigraTec è arrivato da Dell e Intel che mirano a capitalizzare il lavoro dell’azienda, tesa a creare applicativi in grado di trasformare programmi pensati per piattaforme a 32 bit in sistemi a 64 bit.
Il primo beneficiario di un “traduttore” automatico sarebbe proprio il chip Merced a 64 bit di Intel, e Dell pare intenda utilizzare il software MigraTec per offrire ai propri clienti la sicurezza della disponibilità di applicativi per la nuova piattaforma. Portare software a 32 bit su 64 bit, infatti, può essere fatto “a mano”, riga per riga, ma MigraTec sostiene che il proprio ambiente di “traduzione” consente di velocizzare il lavoro fino a venti volte. “In un giorno, dicono all’azienda, un programmatore può portare a 64 bit fino a 20mila righe di codice anziché le tradizionali mille righe, con un margine di errore che scende all’1 per cento invece della media del 15 per cento”.
In realtà, un applicativo del genere non sembra avere un mercato vastissimo. Anzitutto perché, almeno per il momento, le piattaforme a 64 bit mirano alla fascia alta aziendale, laddove già esistono numerose applicazioni che non hanno bisogno di porting e dove comunque la necessità di applicativi standard appare ridotta rispetto ad altre fasce di mercato.
Ma alla MigraTec sono convinti del business e già guardano oltre, puntando a sistemi in grado di convertire software ad altre piattaforme, compreso Solaris di Sun Microsystems e il gettonatissimo Linux. Lo slogan dell’azienda è: “La migrazione per noi è uno stile di vita”.