Roma – Basta con i rallentamenti di banda e burocratici: presto il Governo istituirà una task force con l’obiettivo di delineare un quadro analitico della situazione della copertura della banda larga in Italia rispetto al resto d’Europa e di tracciare il cammino da percorrere per recuperare il terreno perduto. Lo ha promesso il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani.
All’indomani della relazione annuale che il presidente dell’ Authority TLC ha presentato alle Camere, arriva l’annuncio delle intenzioni – da parte del Governo – di voler “accettare la sfida” imposta dall’evoluzione tecnologica con la realizzazione di reti di nuova generazione per il broad band.
“Abbiamo deciso di istituire una task force per la banda larga – ha dichiarato il sottosegretario durante un’audizione alle commissioni Trasporti e Comunicazioni della Camera – che avrà il compito di effettuare una veloce e puntuale ricognizione della situazione”, per avere uno “strumento per raggiungere velocemente l’obiettivo delle reti di nuova generazione, la quarta”. L’obiettivo strategico dichiarato sono le reti in fibra, nella consapevolezza dell’esistenza di un gap considerevole tra l’Italia e altri Paesi europei.
Nella classifica europea della diffusione del broad band, l’Italia occupa oggi la 21esima posizione, con 15,9 utenze attive su 100 abitanti e un tasso di penetrazione che nello scorso anno è cresciuto del 2,73% a fronte di una media OCSE pari al 3,75%. Lo Stivale deve dunque recuperare rapidamente e per questo deve dotarsi di “una rete all’avanguardia che come servizi, possibilità di utilizzo e prezzi” possa dare “uno straordinario valore aggiunto per tutti i consumatori finali”.
Nella strategia per la NGN, il Governo intende considerare anche i piani di investimento di Telecom Italia, attraverso i quali l’incumbent prevede di raggiungere – entro il 2016 – il 65% delle case degli italiani con la fibra ottica: “Da questo dato si evince che numerose aree, non solo quelle a fallimento di mercato (Market failure) saranno senza banda larghissima” e in questa direzione il Governo – ha dichiarato il sottosegretario – compirà “ogni sforzo per favorire il raggiungimento da parte dell’intero sistema di mercato della più ampia e veloce diffusione della NGN in Italia”.
“Il nostro compito primario – ha concluso – rimane quello di colmare i gap di alfabetizzazione informatica, del digital divide e, soprattutto, facilitare l’azione del libero mercato al netto di tutte le asimmetrie e favorire un’effettiva e stabile competizione”.