Milano – La TV mobile non avrà un successo immediato. È la conclusione di quanto dibattuto in una tavola rotonda, che ha avuto luogo la scorsa settimana per discutere i risultati di un’indagine quantitativa effettuata su 6mila utenti in 18 Paesi e dai focus group realizzati in Italia da TNS Infratest .
Il dibattito, moderato da Massimo Pizzo della società di consulenza InSintesi , ha evidenziato che gli intervistati che hanno preso parte alla ricerca hanno dichiarato una scarsa attrazione per la mobile tv per diverse ragioni: i costi, la dimensione del display, i timori sulla qualità audio/video, l’autonomia derivante dalla durata delle batterie.
Dalla tavola rotonda è emersa la comune convinzione che le possibilità di successo della mobile tv dipendono dal raggiungimento di un obiettivo fondamentale: quello di riuscire a dare valore aggiunto al tivu-fonino e a far comprendere le reali grandi nuove potenzialità agli utenti: “In questo momento i consumatori hanno difficoltà a comprendere quale può essere il vantaggio di guardare la tv in un micro schermo con un costo rilevante” afferma Massimo Pizzo.
La ricerca ha evidenziato sostanzialmente solo un interesse di nicchia: circa il 5% degli intervistati si dichiara molto interessato, il 20% abbastanza, il 64% poco e l’11% non sa.
L’indagine ha preso in considerazione anche l’opinione dei consumatori coreani, dove il servizio è attivo già da tempo. Gli intervistati hanno dichiarato potenziale interesse per film, news, video musicali, sitcom e sport. Il pubblico femminile punterebbe soprattutto all’intrattenimento (film e musica) e all’informazione, quello maschile a news, film e sport.
Il pubblico italiano, oltre a condividere le perplessità comuni all’utenza degli altri Paesi, manifesta una limitata propensione verso la programmazione standard: l’interesse degli intervistati sarebbe più mirato a contenuti customizzati e on demand.
La possibilità di fruire del servizio in condizioni di mobilità viene visto come l’ovvio valore aggiunto della mobile TV, ma le imprese di settore sono impegnate a valutare ora più che mai il grado di coinvolgimento che ci si può attendere nei consumatori.
“Lo scarso interesse dichiarato per la televisione mobile potrebbe essere dovuto alla solita perplessità che nasce verso le novità e all’atteggiamento snobistico per un mezzo che si tende a negare di guardare ma che quasi tutti divorano. – aggiunge Pizzo – Per meglio analizzare queste ipotesi è importante tenere presente che esistono da anni sul mercato i televisori tascabili, che non hanno mai avuto un forte successo commerciale”.
Tutti gli interessati potranno richiedere le presentazioni complete delle ricerche a InSintesi .
D.B.