Torino – Non si ferma la ridda di denunce che in tutta Italia vengono presentate alla Polizia Postale per le truffe sui programmi gonfiabolletta, quei dialer che hanno suscitato grande scandalo. A Torino sono ormai più di 3mila gli utenti che hanno presentato denuncia contro fornitori di dialer alla Polizia Postale.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Torino Cesare Parodi, in una conferenza stampa ieri ha reso noto i numeri delle denunce. Tra queste anche il caso di un operaio al quale è stata recapitata una bolletta da 3.364 euro.
Le 3mila denunce, giunte alla Polizia Postale da maggio a luglio, si inseriscono quindi nelle indagini che al momento gli inquirenti stanno portando avanti su 4 assegnatari di numerazioni 709. Si tratta di 155 numerazioni e di un giro d’affari che a quanto pare coinvolge la bellezza di 51 centri di servizio, di cui 13 persino all’estero.
Parodi ha spiegato che se in alcuni casi gli utenti sono stati traditi da una eccessiva “leggerezza” nel cliccare sulle pagine web, in altri l’installazione del dialer è avvenuta automaticamente, con la conseguente riconfigurazione della connessione ad internet e l’avvio di chiamate costosissime.
Va detto che al momento a Torino come in altre città dove si sta indagando sul fenomeno nessuno è ancora stato iscritto nel registro degli indagati mentre Telecom Italia, come già annunciato , sta iniziando a stornare gli importi relativi alle denunce presentate dagli utenti.