Dispositivo dotato di un verme potrebbe rilevare il cancro

Dispositivo dotato di un verme potrebbe rilevare il cancro

Un dispositivo che utilizza un verme microscopico potrebbe permettere in futuro di rilevare il cancro se presente nei polmoni.
Dispositivo dotato di un verme potrebbe rilevare il cancro
Un dispositivo che utilizza un verme microscopico potrebbe permettere in futuro di rilevare il cancro se presente nei polmoni.

La tecnologia fa passi da gigante, ma per farli spesso utilizza ciò che c’è in natura: se infatti alcuni meccanismi animali possono far venire idee particolari agli scienziati, pronti a trasformarle in un avanzamento medico e tecnologico fantastico, alcune volte serve affidarsi proprio a questi esseri. È il caso di questa ricerca che vedrebbe un dispositivo, dotato di un verme, avere la capacità di rilevare il cancro ai polmoni.

Il meccanismo sembrerebbe essere legato al verme in questione, capace di percepire le cellule tumorali e andare verso di loro seguendo il loro odore: questo movimento potrebbe permettere ai medici di avere una diagnosi non invasiva della malattia.

Diagnosi del cancro ai polmoni grazie ad un verme

L’essere in questione è il Caenorhabditis elegans, un verme nematode fasmidario lungo 1 millimetro che vive di solito nel suolo e che non è la prima volta che diventa una superstar in ambito medico: basti pensare che dal 1962 che vengono fatte ricerche su questo organismo (per lo studio dello sviluppo e dell’apoptosi).

verme

So Jang e Shin Sik Choi, principali ricercatori di questa analisi, hanno pensato a questo metodo in sostituzione di quello classico, che spesso non può vedere i tumori nei loro stadi iniziali: per questo hanno sfruttato questa tipologia di vermi capaci di sentire l’odore delle cellule tumorali.

Queste infatti, in quello stato, hanno odori diversi e il C. elegans viene attratto da questi: l’esperimento è stato fatto utilizzando l’urina, e di base si è visto che questo verme preferiva dirigersi verso l’urina di pazienti con tumore piuttosto che verso quelli sani.

Successivamente è stato fatto un test utilizzato colture di cellule, e si è vista un’affidabilità del risultato del 70%, un valore molto buono se si pensa che ad ora non c’è modo di vedere la presenza di un tumore nei suoi stadi iniziali. Ora partono le ricerche per capire quale liquido o quale campione potrà essere più veritiero, così da produrre un test capace in modo non invasivo di vedere la presenza o meno di tumore ai polmoni.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
21 mar 2022
Link copiato negli appunti