Donne e IT, il karmageddon di Nadella

Donne e IT, il karmageddon di Nadella

Il CEO di Microsoft suggerisce alle dipendenti donna di non insistere per gli aumenti ma sperare nel karma: che per Nadella significa polemiche e scuse
Il CEO di Microsoft suggerisce alle dipendenti donna di non insistere per gli aumenti ma sperare nel karma: che per Nadella significa polemiche e scuse

Il CEO di Microsoft Satya Nadella è stato sommerso dalle critiche e costretto a chiedere scusa per una sortita maldestra durante un’intervista, che lo ha visto passare come un sessista.

Nadella è caduto in fallo mentre era intervistato sul palco della Grace Hopper Conference, incontro dedicato proprio alle donne che lavorano nel settore della tecnologia: alla richiesta di un consiglio per le donne che non riescono a chiedere un aumento (e con riferimento al pagamento minore che ricevono spesso rispetto ai colleghi maschi), il CEO di Microsoft ha detto che “non chiedere un aumento rappresenta uno dei superpoteri che hanno le donne: si tratta di buon karma”.

A questa frase rilasciata con leggerezza sono naturalmente seguiti prima mormorii tra il pubblico e poi inevitabilmente le polemiche, così tante da costringere Nadella a chiedere scusa e cercare di spiegare che si è trattata solo di un’infelice scelta di parole e non di una considerazione sessista. Era, insomma, un modo per dire che nel lungo periodo il lavoro paga indipendentemente da tutto.

“Ho risposto alla domanda in maniera assolutamente sbagliata – ha spiegato poi con un memo interno ai suoi impiegati – e sono convinto che uomini e donne debbano ricevere lo stesso trattamento economico per lo stesso lavoro”.

Una gaffe imbarazzante per Nadella, soprattutto perché appena la settimana scorsa Microsoft aveva divulgato i numeri relativi alla sua forza lavoro, sottolineando come avesse incrementato la percentuale di lavoratrici donne tra le sue fila, passate nell’ultimo anno dal 24 al 29 per cento e dal 24 al 27 per cento per quanto riguarda i ruoli manageriali senior. In contemporanea Redmond ha lanciato un sito sulla diversità , in cui si esaltano i valori del melting pot e la necessità di impegnarsi su questo fronte per migliorare una situazione che al momento vede il 60 per cento della forza lavoro di Microsoft costituita da bianchi, una statistica peraltro simile a quella delle altre aziende ICT ).

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 10 ott 2014
Link copiato negli appunti