Driverless car, algoritmi al volante

Driverless car, algoritmi al volante

E se l'auto senza pilota fosse essa stessa il pilota? Le autorità statunitensi tentano di sbrogliare il groviglio legale riguardo alle responsabilità in caso di incidenti
E se l'auto senza pilota fosse essa stessa il pilota? Le autorità statunitensi tentano di sbrogliare il groviglio legale riguardo alle responsabilità in caso di incidenti

La US National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), l’amministrazione incaricata negli Stati Uniti della regolamentazione relativa alle strada, è intervenuta nel dibattito legato alla possibilità di circolazione delle auto senza pilota e in maniera pragmatica sembra aver aperto loro la strada.

Google Driverless

Da quando è stato dato il via, ufficialmente a maggio 2014 ma effettivamente da settembre 2014, alla sperimentazione su strada delle vetture senza un umano al volante, negli USA, a partire dalla California, è divampato il dibattito sui rischi e i problemi connessi con la loro circolazione accanto a pedoni e autisti umani.
La paura è legata – in special modo – alle responsabilità in caso di incidenti: è la logica di un algoritmo a prendere una decisione, non l’etica di un pilota. Pertanto come si può parlare di responsabilità?

La NHTSA ha deciso di scrivere a Google, l’azienda che sembra più avanti nella ricerca nel settore, come dimostra il brevetto appena ottenuto un su un sistema di guida di un camion senza pilota per la consegna dei pacchi , e che ha ricevuto per prima in California il permesso di circolare con le sue driverless car entro certi limiti. La lettera è stata ora resa pubblica e in essa si legge che “se nessun umano occupante il veicolo lo sta effettivamente guidando, è più ragionevole considerare il guidatore qualsiasi cosa (in contrapposizione a “chiunque”) stia effettivamente guidando”.

Nel caso di specie, NHTSA riferisce che concorda con Google riguardo al fatto che “che il suo sistema di guida non deve essere interpretato come un guidatore in senso tradizionale”, ma che comunque è il sistema di guida automatica di fatto in controllo della vettura.

Se tale considerazione espressa nella lettera diretta a Google, in risposta ad una sua richiesta di chiarificazioni, dovesse essere quindi confermata nei fatti, le dirverless car finirebbero per avere uno dei requisiti fondamentali per superare il Federal Motor Vehicle Safety Standards test , requisito necessario alla circolazione.

In generale, in ogni caso, NHTSA sembra offrire un’interpretazione che – se accettata – potrebbe semplificare la vita dei legislatori e fare strada ai nuovi veicoli senza pilota.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 11 feb 2016
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