DSA: Commissione europea apre indagine su AliExpress

DSA: Commissione europea apre indagine su AliExpress

La Commissione europea ha avviato un'indagine nei confronti di AliExpress, in quanto non avrebbe rispettato diversi obblighi del Digital Services Act.
DSA: Commissione europea apre indagine su AliExpress
La Commissione europea ha avviato un'indagine nei confronti di AliExpress, in quanto non avrebbe rispettato diversi obblighi del Digital Services Act.

Dopo X e TikTok è il turno di AliExpress. La Commissione europea ha avviato un procedimento formale nei confronti della piattaforma di e-commerce di Alibaba. Nel comunicato stampa sono elencate numerose violazioni del Digital Services Act (DSA), tra cui quelle relative alla diffusione di contenuti illegali.

Prima indagine per un marketplace online

AliExpress è uno dei 22 servizi (piattaforme e motori di ricerca) che devono rispettare il DSA. In seguito all’analisi del report sulla valutazione dei rischi, le informazioni pubblicate nel report sulla trasparenza e le risposte alle richieste di informazioni del 6 novembre 2023 e 18 gennaio 2024, la Commissione ha deciso di aprire un procedimento formale.

Le criticità più gravi riscontrate riguardano la vendita di prodotti illegali e gli effetti sui consumatori. AliExpress non avrebbe applicato le sue regole che vietano prodotti pericolosi per la salute (medicine e cibo) e per i minori (materiale pornografico), ancora presenti sulla piattaforma.

La Commissione ha rilevato anche l’assenza di misure efficaci per prevenire la diffusione di contenuti illegali, la manipolazione intenzionale della piattaforma tramite link nascosti e la promozione illegale dei prodotti da parte degli influencer. AliExpress non avrebbe inoltre rispettato gli obblighi su segnalazioni dei contenuti illegali da parte degli utenti, trasparenza dei sistemi dei suggerimenti, repository delle inserzioni e accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori.

L’indagine non prevede una scadenza. La Commissione continuerà a raccogliere prove, eventualmente con ulteriori richieste di informazioni. Al termine del procedimento, l’azienda cinese potrebbe essere costretta ad apportare le azioni correttive per evitare una sanzione.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
14 mar 2024
Link copiato negli appunti