DSP-1181, il primo farmaco creato dall'intelligenza artificiale

DSP-1181 è il primo farmaco creato dall'IA

Si chiama DSP-1181 ed è destinato ai pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo: il primo farmaco creato dall'intelligenza artificiale.
DSP-1181 è il primo farmaco creato dall'IA
Si chiama DSP-1181 ed è destinato ai pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo: il primo farmaco creato dall'intelligenza artificiale.

La società britannica Exscientia e la giapponese Sumitomo Dainippon Pharma hanno annunciato nel fine settimana il raggiungimento di un importante traguardo legato all’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito della ricerca scientifica e più nel dettaglio della medicina. Si tratta del primo farmaco sintetizzato ricorrendo all’utilizzo degli algoritmi e pronto per i test sull’essere umano. Un’operazione che ha richiesto circa un anno, periodo di gran lunga inferiore rispetto ai quattro anni e mezzo solitamente necessari per giungere a questa fase.

IA e medicina: DSP-1181, un farmaco per il DOC

Il medicinale, al momento noto come DSP-1181, è destinato al trattamento dei pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo. Per crearlo sono state condotte simulazioni che hanno messo alla prova l’efficacia di un gran numero di composti e molecole tenendo conto di parecchi fattori e parametri inclusi quelli di stampo genetico. A rendere particolarmente interessante il progetto la possibilità di replicarlo in futuro al fine di trovare la cura per altre malattie. La notizia giunge proprio nel momento in cui la comunità scientifica, affrontando l’emergenza coronavirus, ha dimostrato come collaborando in modo aperto e facendo leva sulle nuove tecnologie sia possibile raggiungere obiettivi altrimenti preclusi.

Un approccio di questo tipo alla ricerca ha per forza di cose bisogno di un adeguamento delle prassi che oggi regolano le fasi di test e commercializzazione dei farmaci. Queste le parole attribuite a Andrew Hopkins, ricercatore di Exscientia.

Abbiamo visto ricorrere all’intelligenza artificiale per la diagnosi dei pazienti e per l’analisi dei dati che li riguardano, a partire dai referti delle indagini cliniche, ma in questo caso si tratta di un utilizzo diretto degli algoritmi per la creazione di un nuovo farmaco.

Tra coloro che hanno intenzione di investire in questa direzione anche Microsoft e Google che di recente hanno annunciato importanti investimenti sul fronte IA per quanto concerne iniziative legate alla salute e alla medicina.

Fonte: Exscientia
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Pubblicato il
3 feb 2020
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