Dude.it/ Il difficile è tornare

Dude.it/ Il difficile è tornare

di Carmody. Sulla Rete nascono e proliferano mondi paralleli al mondo fisico, mondi non virtuali ma persistenti. Nel corso di questo millennio cercherò di raccontarne tanti
di Carmody. Sulla Rete nascono e proliferano mondi paralleli al mondo fisico, mondi non virtuali ma persistenti. Nel corso di questo millennio cercherò di raccontarne tanti


Web – Salve, il mio nome è Carmody. Non è il mio nome vero, ma quello lo uso solo nella realtà vera. Per lo scopo che mi sono prefissato ho preferito prendere in prestito il nome del protagonista di un romanzo di Robert Sheckley , Dimension of Miracles (1968), che in Italia diventò, grazie a mamma Urania, “Il difficile ritorno del signor Carmody”. Carmody, quello di Sheckley, aveva vinto un Premio. Questo Premio – una specie di grosso bastone da passeggio – parlava, e non solo: nel corso del romanzo trasportava l’incuriosito e a volte atterrito protagonista a spasso per l’universo, novello Gulliver, da un mondo all’altro.

Anch’io ho intrapreso l’esplorazione di mondi, quelli persistenti che cominciano a nascere in Rete, e anch’io posseggo un mezzo che mi consente di connettermi insieme a milioni di altre persone in una galassia chiamata Internet.

Dopo avere scorrazzato in lungo e in largo nelle diverse versioni di Ultima Onlina che si trovano su Internet – alcune decine in tutto il mondo, senza contare i server ufficiali di Electronic Arts – sono atterrato sul continente di Dereth, il mondo di Asheron’s Call , e là vivo da oltre un anno . La differenza principale non è estetica o tecnica, sebbene 3D siano meglio di due. La differenza ai miei occhi l’ hanno fatta tutta quanta gli sviluppatori di Turbine e Microsoft (sì, Microsoft!), veri e propri demiurghi che – da ottobre del 1999 – hanno instancabilmente e regolarmente infuso vita al mondo di Dereth in modi geniali: ogni mese nuove terre da esplorare, nuovi nemici da combattere, nuovi tesori da scoprire, nuove avventure da vivere; e poi una trama intrigante e dinamica che coinvolge nella sua evoluzione tutto e tutti; aggiustamenti continui al bilanciamento del gioco, con l’orecchio sempre teso alle opinioni dei giocatori; una chat mensile aperta a qualsiasi domanda; una sezione FAQ sbalorditiva; collaborazione amichevole ed entusiastica con i fan sites.

Infine è proprio di qualche giorno fa l’evento più clamoroso: la distruzione dei Soul Crystal ha liberato su Dereth il Nemico più cattivo di tutti: Bael’Zharon, un enorme demone cornuto e alato, capace – tra le altre nefandezze – di scagliare con la sua forza un uomo in aria per mezzo continente, con spiaccicamento al suolo al termine del viaggio. E non è una volgare intelligenza artificiale a guidare questo terrificante mostro, ma un Turbinite in persona. Bael’Zharon si è addirittura alleato con un’Alleanza di giocatori malvagi, la monarchia di Blood, per aiutarli a seminare il caos su Dereth. Ed è apparso anche Asheron in persona, guidato da un altro Turbinite, a difesa delle giocatori che sostengono il Bene.

Se penso che per vedere le nuove terre e i nuovi mostri di EverQuest , l’analogo gioco di ruolo online di Sony, dovrei comprarmi l’add-on The Scars of Velious a cinquanta carte, non ho alcun rimpianto per avere saltato a pié pari le terre di Norrath.

Intanto, all’ombra di questi tre colossi, altri mondi si preparano al Big Bang, ciascuno con la sua promessa di nuovi orizzonti interattivi che – ne sono convinto – indicano la strada per le future generazioni virtuali. Atriarch, Shadowbane, Dark Age of Camelot, Anarchy Online, Worlds of Ultima, sono solo i primi che mi vengono in mente. Ma ne parleremo un’altra volta.

Dude, giornale per caso

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 gen 2001
Link copiato negli appunti