Dude.it/ Io non ci sto!

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di mafe de Baggis. E ' troppo chiedere che chi ha sbagliato si prenda le sue responsabilità, o almeno che non le addossi agli altri? Ennesimo paradosso della new economy, dove nessuno paga tranne chi non ha sbagliato
di mafe de Baggis. E ' troppo chiedere che chi ha sbagliato si prenda le sue responsabilità, o almeno che non le addossi agli altri? Ennesimo paradosso della new economy, dove nessuno paga tranne chi non ha sbagliato


Web – Come ben sappiamo, Internet non si è rivelata l’incredibile affare che molti vendevano: ha sì generato fatturati miliardari, ma soprattutto per chi è stato capace di convincere imprenditori e manager, un tempo oculati, a investire cifre con tantissimi zeri in cambio della promessa di miracolose moltiplicazioni future. Pochi, pochissimi sono riusciti a pareggiare le incredibili spese (sorry, investimenti) necessarie per produrre un sito degno di questo nome: pochi, pochissimi si sono chiesti, ai tempi, se quegli investimenti erano necessari, o quantomeno corrispondevano al valore ricevuto.

Quello che manca oggi non è solo esperienza, know how, risorse umane: è soprattutto etica professionale. Per seguire la corsa folle del Nasdaq molti hanno acquistato un Concorde per andare a comprare il giornale all’edicola all’angolo: ma non dovrebbe essere anche responsabilità di chi gliel’ha venduto?

Quello che mi meraviglia, oggi, a bocce quasi ferme, è che nella riflessione che giustamente segue al grande delirio nessuno individua i responsabili, diretti e individuabili, delle follie commesse. Non conosco nessuno che abbia personalmente pagato, professionalmente e moralmente, gli errori commessi. Eppure quei business plan, quei progetti faraonici, quegli staff sovradimensionati hanno una firma precisa, spesso sono stati orgogliosamente presentati in convention trionfali, supportati da dati clamorosamente sbagliati ma certosinamente certificati da qualche serissima società di ricerca internazionale.

Non cerco vendette, non mi aspetto dimissioni, non è questione di organizzare una gogna pubblica dove invece di mele marce le vittime della situazione tirano pallottole di grafici in Power Point e licenze di software comprati per nulla. Chiedo soltanto, sommessamente, stancamente, che almeno non paghi chi non ha sbagliato. La nuova parola d’ordine è “si torni all’esperienza”: manager con almeno trent’anni di esperienza, vecchie logiche, old economy, solidità, gerarchie, razionalità, controllo, gestione, licenze, reti chiuse, sicurezza.

Esattamente le stesse logiche che hanno ignorato la diversità, umana e professionale, di Internet, diversità con una sua etica, di condivisione e lealtà, molto lontana dalle logiche dei venditori di fumo. Non hanno sbagliato i “ragazzini” con il loro entusiasmo: hanno sbagliato i loro genitori che hanno cercato di venderli per miliardi in un sistema ancora immaturo per generare profitto.

Ci stanno bruciando la possibilità di lavorare in modo diverso, di costruire un sistema diverso, di proseguire un cammino diverso, in nome di errori fatti da altri, che non hanno neanche dato le dimissioni. Io non ci sto, e voi?

mafe de Baggis
Dude, giornale per caso

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Pubblicato il
24 apr 2001
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