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Che Natale è senza tecnologie alla moda? Ecco una pratica guida al consumismo tecnologico più sfrenato: per quelli che i computer, oltre a usarli, li mostrano agli amici
Che Natale è senza tecnologie alla moda? Ecco una pratica guida al consumismo tecnologico più sfrenato: per quelli che i computer, oltre a usarli, li mostrano agli amici

Milano – Secondo le profetiche previsioni di Confcommercio, i consumi degli italiani in occasione di quest’ultimo Natale del millennio ammonteranno a circa 29.000 miliardi, oltre 1 milione e 200 mila lire per ogni famiglia: le feste più opulente degli ultimi dieci anni.

Come di consueto, la più ampia fetta di questa somma, il 39,5%, verrà riservata ai prodotti alimentari, mentre nell’abbigliamento dovrebbe confluire una percentuale pari al 22%. Il comparto dei prodotti tecnologici, termine generico con cui viene indicato un vasto ambito di beni (dai televisori, ai cellulari, passando per console e PC), dovrebbe registrare consumi per oltre 1.500 miliardi, pari a circa il 5% del totale, praticamente un gioco Gameboy per ogni famiglia.

Ovviamente, ci vuol poco a immaginare che tale spesa non si distribuirà in modo equilibrato, ma con differenze enormi. Il motivo è presto detto. Nella maggior parte dei casi, l’acquirente natalizio di prodotti tecnologici non è il consumatore abituale, ma un individuo che vede nel mese di dicembre la fine di una forzata astinenza durata 11 mesi: é maledettamente arrapato, ha una profonda stima per tutto quanto è tecnologia, si informa, compra riviste, ripete ad alta voce e impara tutto: si ritiene competente e, in alcuni casi, lo è veramente.

Giunto il periodo natalizio, se può osare, e lui vuole osare, non ha che l’imbarazzo della scelta. Difficilissimo da consigliare, acquista solo prodotti hi-end ma non necessariamente mainstream, perché, in realtà, è anche un po ‘ snob.

Per evitare drammatici momenti di ansia a tutti quei cacciatori di tecnologia che, a una settimana da Natale, non hanno ancora identificato la loro preda, ecco una pratica guida al consumismo tecnologico più sfrenato di questo dicembre. Classico e prevedibile: PC. A meno che si ceda al fascino soprammobile del Cube, la scelta non può che ricadere su un PC di fascia alta. Se volete distinguervi dalla massa attratta dall’enfasi di nomi come Veriton, Powermate, Scenic, Aspire, consiglio Awatar, il modello di punta fra le macchine assemblate da Computer Service di Lecco, in vendita al prezzo di lire 2.943.000, sistema operativo escluso. Se la disponibilità monetaria è limitata, potete sempre ripiegare su Marsha, Ataru, Umberto oppure Gino, la configurazione base.

Il Santo Graal: PlayStation 2. Mai c’è stata tanta attesa per un sistema di videogiochi di cui non esistono ancora titoli decenti. La volete? Trovate un’offerta speciale. Così è scritto sul nuovo sito di CTO: www.ctonet.it. Alla modica cifra di 1.629.000 di lire vi accaparrate PlayStation 2, lo zainetto porta PS2, FIFA 2001, due titoli a scelta fra Swing Away Golf, SSX, NHL 2001 e Theme Park World. Facciamo qualche conto: console (prezzo indicativo: 899.000 lire) più tre giochi (prezzo indicativo: 120.000 lire cadauno) equivale a una spesa di 1.259.000 lire. Lo zainetto porta PS2 parrebbe costare 370.000 lire. Un affarone.

Frivolo ed enciclopedico: lettore di audio digitale. Il vostro vicino di casa si è appena comperato un walkman di fascia alta, spendendo intorno alle 200.000 lire? Annichilitelo con Creative D.A.P. Jukebox . Dotato di 6GB di memoria, permette di memorizzare 100 ore di musica in formato MP3 a 128 Kbps di qualità (praticamente tutte le edizioni del Festival di Sanremo). Il balzo tecnologico in avanti e la possibilità di ascoltare Gigliola Cinquetti su un simile apparecchio, ne giustificano in pieno il costo che ammonta a 1.149.000 lire.

Utile e dilettevole: microscopio per PC. Ai tempi del Simon eravate capaci di sostenere che era un ottimo allenamento per la memoria, il C64 era invece una palestra per la creatività e Quake III un modo per conoscere gente proveniente da tutto il globo terracqueo. Vi mancava qualcosa di educativo e, per fortuna, Intel vi fornisce l’appiglio con Play QX3 Microscope, il microscopio per computer dal costo di 299.000 lire. Ammettetelo: volete mettere un paramecio come sfondo del desktop.

Come complicarsi l’esistenza: rete casalinga wireless. Sarebbe troppo facile e prevedibile mettere in piedi una rete casalinga acquistando due schede di rete 10/100 e qualche decina di metri di cavo, con una spesa complessiva non lontana dalle 100.000 lire. Per fortuna il dipartimento complicazione affari semplici di Sitecom ha per voi una soluzione alternativa: il Wireless Home Networking Kit , dove due ricetrasmettitori sostituiscono le schede di rete e il cavo. La trasmissione dati viaggia a un Mbps e il prezzo si attesta attorno a 620.000 lire: una tentazione irresistibile.

Inutile ma caro: Compaq iPAQ Pocket PC . Tutto quello che fino a ieri facevate comodamente con un blocnotes e una mini rubrica, ora è possibile gestirlo con iPAQ Pocket PC H3630 di Compaq. Spendendo 1.499.000 lire, vi liberate dalla schiavitù della carta e penna ed entrate nell’era di stilo e TFT. Non fatelo cadere, è meno resistente del blocnotes.

Viagra videoludico: GeForce 2 GTS Ultra . Troppo performante. Fra le varie schede che montano questo processore, segnalo Hercules 3D Prophet II ULTRA 64MB DDR, il cui costo si attesta attorno a 1.370.000. Addirittura più di Gino, il già citato gioiello low-end in vendita da Computer Service di Lecco. Affrettatevi a comprarla, prima che scenda di prezzo.

Dude, giornale per caso

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Pubblicato il
19 dic 2000
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