Roma – Lo spam è una piaga che non sembra avere alcuna voglia di morire e ora uno dei provider italiani che in passato ha subito le più forti critiche per la propria gestione del fenomeno spam ha deciso di lanciarsi nella mischia proponendo ai propri utenti un nuovo contratto che tira esplicitamente in ballo la questione della posta indesiderata.
L’articolo 3.2 del nuovo contratto ora fa esplicito riferimento allo spam, affermando che TIN si adopererà per capire se “con la linea telefonica utilizzata dal Cliente per effettuare l’accesso ad Internet sia stato generato dal Cliente stesso o da terzi, un collegamento durante il quale si siano verificati uno o più episodi di spamming eventualmente anche a sua insaputa o senza il suo consenso. Il Cliente – nel dichiarare di avere la legittima disponibilità dell’utilizzo della linea telefonica attraverso la quale accede alla rete anche nell’ipotesi in cui questi non sia intestatario di tale linea – esonera da ogni responsabilità Tin.it, impegnandosi a manlevarla, da ogni richiesta di danno, qualora Tin.it, nell’esercizio delle facoltà e dei diritti sopraindicati, non consenta e/o interrompa l’accesso da parte di terzi, diversi dal Cliente stesso, alla rete tramite la linea telefonica da cui si è generato uno o più episodi di spamming”.
L’allocuzione in burocratese sembrerebbe dunque indicare che TIN vuole essere dispensata da ogni responsabilità qualora, per bloccare azioni di spamming o ripetuti abusi da parte di spammer, si trovi costretta ad agire sulla connettività del soggetto.
E al punto 6.4.1. il cliente prende atto che è vietato fare spamming. Il tutto rafforzato dal punto 6.6: “Il Cliente prende atto ed accetta che ove Tin.it verifichi l’esistenza di uno o più episodi di spamming aventi comunque origine dalla linea telefonica di cui è intestatario il Cliente e/ o che questi utilizzi per collegarsi alla rete, Tin.it avrà facoltà di adottare ogni opportuna misura tecnica che non consenta la continuazione dell’accesso e/o recedere dallo stesso (..)”.
Nella lettera con cui presenta il contratto ai clienti ed invita a sottoscriverlo, TIN afferma di essere “da sempre impegnata a prevenire e bloccare lo spamming, cioè l’invio di mail non autorizzate o non richieste, questo per salvaguardare non solo i nostri utenti, ma in generale la qualità della “vita in rete”.”
Una dichiarazione che sembra però fare a pugni con le denunce piovute su TIN più volte dagli esperti dell’antispam sul newsgroup it.news.net-abuse e formalizzate persino dal GCN, il Gruppo Coordinamento News che gestisce la gerarchia it.* di Usenet e ribadite da Mailgate . Come noto, infatti, il GCN ha bloccato la possibilità agli utenti TIN di inviare messaggi nei newsgroup moderati utilizzando i news-server di TIN, accusati di far passare una quantità di spam di fatto trasformandosi in un veicolo per posting abusivi su Usenet.
La lettera di TIN, però, induce a ritenere che la situazione per TIN e i suoi utenti potrebbe presto cambiare.