EA, guerra di marchi sugli elicotteri

EA, guerra di marchi sugli elicotteri

La difesa dello sviluppatore di videogame che raffigurano gli aeromobili è basata sulla libertà di espressione. L'attacco dei produttori di elicotteri, sulla somiglianza
La difesa dello sviluppatore di videogame che raffigurano gli aeromobili è basata sulla libertà di espressione. L'attacco dei produttori di elicotteri, sulla somiglianza

Electronic Arts (EA) si è appellata al primo emendamento in protezione degli elicotteri che solcano i cieli dei suoi videogame.

La difesa preventiva del produttore di videogame punta ad anticipare la denuncia che si aspetta da parte dei produttori degli elicotteri militari rappresentati nel suo Battlefield 3.

Il tutto è iniziato con la richiesta con cui la produttrice Bell Helicopters, attraverso la sua associata Textron, lo scorso dicembre ha chiesto a EA di rimuovere dal suo titolo Battlefield 3 la rappresentazione di tre dei velivoli , ritenuti troppo somiglianti agli originali.

EA ha risposto picche: gli elicotteri non sono altro che “una parte degli innumerevoli elementi creativi visuali, sonori, audio e informatici che rappresentano il lavoro espressivo”.

EA, insomma, non arriva neanche a chiamare in causa il principio del fair use , che stabilisce le motivazioni che rendono possibile e lecito l’utilizzo di materiale protetto da copyright, ma si limita a farne una questione di libertà di espressione : la richiesta di Bell Helicopters, insomma, limiterebbe le sue possibilità creative.

Con le stesse argomentazioni EA si è peraltro già aggiudicata un caso che la vedeva contrapposta ad un quarterback della lega di football dei college che rivedeva le sue sembianze riprodotte in uno dei personaggi di un videogioco.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
11 gen 2012
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