eBay, lotta senza quartiere alle frodi

eBay, lotta senza quartiere alle frodi

In una intervista a Punto Informatico l'azienda racconta le sue strategie per colpire gli autori degli spam-truffa che prendono di mira gli utenti internet e per difendere la comunità del maggiore tra i siti d'aste
In una intervista a Punto Informatico l'azienda racconta le sue strategie per colpire gli autori degli spam-truffa che prendono di mira gli utenti internet e per difendere la comunità del maggiore tra i siti d'aste

Roma – L’allarme lo ha lanciato SalvaPC News ma è solo l’ultimo di una serie, perché email che tentano di ingannare gli utenti, spacciandosi come messaggi ufficiali di siti di primo piano, come il sito d’aste eBay, ne circolano da anni. L’ultimo spam-truffa è arrivato nella mailbox di moltissimi italiani. Ma chi c’è dietro? Quali sono le strategie di un sito come eBay di fronte a questo genere di minacce? Per inquadrare la situazione il direttore di Punto Informatico Paolo De Andreis ha parlato con Marco Pancini, responsabile legale di eBay Italia.

Punto Informatico: Chi c’è dietro queste operazioni?
Marco Pancini: Sono organizzazioni criminali, ring di criminalità organizzata che operano in molti paesi e che tentano di sfruttare il marchio di siti molto noti per scopi delittuosi. E non tirano in ballo solo eBay ma molti altri grandi nomi del Web, tentando così di far cadere nella frode gli utenti a cui spediscono i loro messaggi.

PI: Saranno arrestati?
MP: eBay da sempre lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine per fornire tutti gli elementi possibili in nostro possesso e agevolare le indagini che, nel caso specifico, sono in corso, come peraltro già evidenziato dalla Polizia Postale. Da parte nostra siamo molto reattivi ad eventi di questo genere e stiamo predisponendo anche nuovi strumenti di difesa.

PI: Di che tipo?
MP: Oltre a segnalare ai nostri utenti nella sezione dedicata del nostro sito eventi come l’ultima frode, abbiamo predisposto qui in Italia una casella di posta elettronica, spoof@ebay.it , che può essere utilizzata dagli italiani per segnalare questi casi.
Inoltre è già stata attivata sul sito americano, ma ben presto sarà localizzata anche in Italia, una pagina pensata per agevolare le segnalazioni e spingere gli utenti a dare una mano ad eBay a contrastare questi fenomeni.

Marco Pancini PI: Come colpite gli autori?
MP: Sulle frodi indagano, naturalmente, le forze dell’ordine con cui eBay ha instaurato un rapporto di collaborazione attiva nei paesi in cui opera al punto che, mediamente, siti come quello pubblicizzato dall’email-truffa dei giorni scorsi vengono chiusi entro poche ore dall’emergere della truffa.

PI: Come reagiscono gli utenti in queste occasioni?
MP: I membri della Comunità di eBay si sono dati da fare fin da subito per avvertire dell’esistenza di questa frode che, anzi, ha contribuito ulteriormente a cementare la comunità. Coloro che utilizzano la nostra piattaforma per le proprie attività hanno il nostro stesso interesse a contrastare azioni criminali come queste.

PI: A vostro parere, quanti sono cascati nel tranello teso dai criminali in questa occasione, un tranello che – ricordo – mirava ad appropriarsi dei dati dell’utente e persino dei numeri di carta di credito?
MP: Credo che la grande maggioranza di coloro che hanno ricevuto quel messaggio ha capito che c’era qualcosa che non andava. Certo lo hanno capito coloro che, pur non essendo iscritti ad eBay, venivano invitati a correggere i loro dati o ad inserirne di nuovi. E lo hanno anche capito gli utenti eBay, che sanno perfettamente che da eBay mai riceveranno per email la richiesta di inserire da qualche parte propri dati sensibili.
La verità è che le uniche email che eBay manda ai propri utenti, e questo viene segnalato in calce a tutti i messaggi inviati, sono sempre strettamente legate alle operazioni compiute dall’utente sul sito oppure sono newsletter informative.

Sul caso vedi anche:
La Polpost indaga sulla truffa anti-eBay
Non si ferma l’email truffa su eBay

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Pubblicato il
28 ott 2003
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