Elementari, caccia aperta ai computer

Elementari, caccia aperta ai computer

Fioriscono i progetti dedicati al recupero e riutilizzo dei PC nelle scuole. Sfruttando WinconnectXP Server ci lavorano sopra quelli di Euroinformatica a favore delle scuole elementari. Ecco come
Fioriscono i progetti dedicati al recupero e riutilizzo dei PC nelle scuole. Sfruttando WinconnectXP Server ci lavorano sopra quelli di Euroinformatica a favore delle scuole elementari. Ecco come

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Euroinformatica sul lavoro svolto per portare nelle scuole elementari nuove risorse informatiche, spesso ricorrendo a PC obsoleti e resi nuovamente utilizzabili

A seguito della vostra intervista con il Sig. Massimiliano Corvino direttore del Progetto Butterfly , vorremmo farvi sapere anche delle nostre iniziative e della nostra esperienza. Siamo una ditta “piccola” con due tecnici diplomati in informatica.
Siamo anche in un paese “piccolo” di 22.000 abitanti e dall’anno 2002 siamo stati incaricati dell’assistenza hardware/software delle scuole elementari e materne del Comune di Comacchio. In totale 5 laboratori informatici nei 5 complessi didattici.

La situazione nell’anno 2002 era la seguente: nel complesso principale Fattibello di Comacchio, c’erano 16 computer Pentium I 166Mhz con 32 Mb di Ram e Windows 95 e per ogni 2 computer una stampante epson 440 con un dataswitch manuale; nei complessi di Porto Garibaldi e San Giuseppe, c’erano 12 computer Olivetti 386 con 8 Mb di Ram e Windows 3.1 (donati dalla Banca Carife non so in quale anno); nei complessi di Lido Estensi e Volania, c’erano 2 computer Olivetti 386 con 8 Mb di Ram e Windows 3.1.

Praticamente Scuole del terzo mondo.

A quel punto, come azienda, ci siamo rimboccati le maniche e insieme alla Dott.ssa. Paola Toschi, Dirigente delle Scuole, abbiamo presentato alcuni progetti per aggiornare principalmente il complesso di Comacchio per poi trasferire i Pentium I 166, tra i diversi complessi scolastici.

Nel 2002-2003 siamo riusciti, con grandi sforzi, a creare un laboratorio centrale con 17 Pentium IV e un sever linux, collegati in rete locale con una stampante laser B/N e 2 stampanti a getto di inchiostro. Abbiamo trasferito successivamente i Pentium I 166 tra i complessi di Porto Garibaldi e San Giuseppe.

Nel 2003-2004 abbiamo ottenuto, con contributi statali, altri 14 computer AMD e li abbiamo divisi tra San Giuseppe, Porto Garibaldi, Volania e Lido degli Estensi. Riuscendo a creare, a prezzi di costo, le reti Lan a Porto Garibaldi e San Giuseppe, inserendo anche qui la stampante Laser B/N e 2 a colori per ogni laboratorio.

Nel 2004-2005 abbiamo raccolto dei pc “obsoleti” tipo Pentium I e II e donati ai diversi complessi. E abbiamo creato, con i contributi dei Genitori, la rete locale al Lido degli Estensi per un totale di 12 pc “obsoleti”, aggiungendo anche qui una stampante laser e 2 a getto di inchiostro e creata una piccola rete locale a Volania, che è un complesso piccolo, per un totale di 3 pc.

Nel 2005-2006 siamo arrivati a completare il laboratorio di Comacchio connettendolo all’ADSL fornita del ministero. Mentre i laboratori di Porto Garibaldi, San Giuseppe e Lido Estensi avevano ancora più della metà delle macchine “obsolete” tipo i Pentium I 166 con 32 Mb di Ram.

E anche qui abbiamo deciso ad Agosto del 2005 di fare delle prove nei nostri laboratori (simili al progetto “Butterfly”), con un software “fratello” di quello che noi usavamo dal 2002 per la condivisione dei computer; ma che invece questo permetteva di emulare, su di un pc Pentium IV o AMD con caricato Window XP Home, il celebre Windows 2000 Server con migliori risultati e con costi “decisamente” minori.

Sulle macchine terminali, thin client o videoterminali abbiamo sviluppato una sorta di Avvio di CDRom con all’interno una piccola versione di linux con remote desktop che subito si connetteva direttamente al nostro server, senza usare l’hard disk della macchina “obsoleta” e appariva la tipica videata di Windows XP con nome utente e password.

In questa maniera i bambini (tutti) non erano esclusi dall’utilizzare macchine più o meno potenti e con le stesse applicazioni (Office, Software Educativo open source, Internet,….). Durante tutto l’anno i bambini hanno lavorato senza neanche rendersi conto di che tipo di computer stavano usando, concentrandosi sulle applicazioni, riducendo anche la manutenzione,(cioè il nostro lavoro), perché recuperare un PC “tonto” ha dei costi irrisori e per prepararlo ci si impiega 2 minuti, non dovendo nemmeno inserire all’interno nessun chip (che costerebbe poco meno di un hard disk).

Per l’anno 2006-2007 abbiamo coinvolto un noto costruttore di case del nostro territorio per fornire insieme a noi l’ADSL ai complessi che non l’ avevano, cercando di sensibilizzare anche le aziende locali al problema, optando per soluzioni “No Telecom” che ci fornisce SIADSL in tal maniera di risparmiare sul canone.

Lo scopo di questa lettera è di farvi capire in quale stato sono le scuole del nostro paese e raccontarvi il nostro impegno, per far si che i nostri bambini possano imparare ed essere più competitivi nel futuro, e aiutare gli insegnanti negli aggiornamenti formativi.

Il costo del nostro progetto è un 1/3 più economico del progetto Butterfly, pur raggiungendo gli stessi risultati. Questo ci ha permesso di applicarlo al nostro internet point e poter chiedere alla gente ? 1,50 all’ora quando i nostri concorrenti in zona chiedono dei 3 a 5 euro.

Grazie per la vostra attenzione
Juan Luis Jimenez Gomez
Fabio Trasforini
EuroInformatica

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Pubblicato il
11 lug 2006
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