Equo compenso, c'è chi lo rimborsa agli utenti

Equo compenso, c'è chi lo rimborsa agli utenti

Un artista ribelle decide di utilizzare quanto gli è stato versato per produrre altra musica. E poi distribuirla gratis, via torrent. Succede in Svezia
Un artista ribelle decide di utilizzare quanto gli è stato versato per produrre altra musica. E poi distribuirla gratis, via torrent. Succede in Svezia

Mr.Suitcase è un artista musicale svedese. Il suo genere è la musica elettronica, che declina in un originale mix di dance e pop. L’ultima fatica di Mr.Suitcase si intitola Frauds , letteralmente Fregature : una via di mezzo tra una demo e un album vero e proprio, la cui peculiarità è l’essere stato interamente finanziato dai proventi dell’equo compenso e messo in condivisione via BitTorrent, gratis, dall’autore stesso.

Mr.Suitcase “All’inizio, ricevere quel denaro mi dava fastidio – racconta Mr.Suitcase a Torrentfreak – Credo che il sistema di prelievo arbitrario dell’equo compenso sia ridicolo”. Dopo averci riflettuto, però, il musicista decide di reinvestire questa somma, 0,004 per ogni copia venduta del suo album del 2007 Guidelines For An Emerging Century , nell’acquisto di un apparecchio vintage per gli effetti: “Ho pensato: perché non fare qualcosa di creativo con questi soldi? E siccome i soldi vengono dalla pirateria, perché non usarli per altra pirateria?”.

In questo modo, i proventi della vendita di supporti vergini (CD o DVD) sono finiti nella creazione di un album realizzato quasi unicamente con campionamenti di canzoni famose: il progetto si è allargato alla collaborazione di altri artisti, ciascuno dei quali ha continuato ad aggiungere altri campioni al lavoro originario. Quella che doveva essere solo una raccolta di remix per gli amici, si è trasformata in un vero e proprio album di 15 brani con tanto di copertina, liberamente scaricabile da chiunque.

“Sono sempre stato affascinato dalla cultura del collage – spiega Mr.Suitcase – sono cresciuto ascoltando artisti come The Future Sound of London e Saint Etienne , che utilizzavano campioni e rimettevano insieme i pezzi per ottenere qualcosa di totalmente nuovo”. Il risultato finale, secondo lo stesso autore, non è un remix e non è un mashup: piuttosto si tratta di un ensamble di campioni provenienti da oltre cento brani di artisti famosi, messi assieme a costruire quello che non può neppure essere definito un vero e proprio album: “Alla fine ho deciso che le canzoni erano tutte delle fregature, ci ho fatto un pacchetto e le ho postate su The Pirate Bay”.

Frauds , per Mr.Suitcase, non è solo un album da distribuire gratuitamente per restituire ai netizen la tassa sull’ equo compenso : “Il dibattito in corso sul P2P è troppo improntato al negativo: Il file sharing significa che gli artisti non possono , Il file sharing significa che nessuno potrà mai . Io la penso in maniera opposta, credo che il bello dell’era digitale è che tutto possa essere registrato, remixato, migliorato e modificato”.

Niente più vincoli sulle opere degli artisti : “Dobbiamo solo concludere che il file sharing esiste” sentenzia l’artista svedese, che ribadisce il suo punto di vista ribelle sulla produzione discografica: “Credo che la struttura top-down di produttori e consumatori di musica sia stata sconvolta: tutto quello che viene creato non è destinato solo ad essere ascoltato, ma costituisce piuttosto un mattone per la creazione di nuove opere”.

Per dimostrare il suo punto di vista, Mr.Suitcase ha messo in condivisione anche le sue opere precedenti : un sorta di vera e propria azione dimostrativa per tenere il punto. Sta all’ascoltatore decidere se scaricarle gratuitamente dalla Baia o acquistarle sul sito dell’etichetta che lo promuove. Di certo , non saranno pochi coloro che conosceranno il musicista elettronico svedese e le sue creazioni grazie a questa trovata.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
16 giu 2008
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