Un ex dipendente di xAI avrebbe rubato segreti commerciali relativi a Grok. Nella denuncia (PDF) presentata dall’azienda di Elon Musk è scritto che Xuechen Li ha fornito i dati a OpenAI, suo nuovo datore di lavoro. Il caso è simile a quello denunciato da Apple circa una settimana fa.
Segreti di Grok nelle mani di OpenAI?
Da alcuni anni è in corso una concorrenza spietata tra le aziende che sviluppano modelli di intelligenza artificiale generativa. Oggi i ricercatori AI vengono “rubati” ai rivali con offerte di stipendi milionari. Come scritto nella denuncia, OpenAI ha una quota superiore all’80% nel mercato dei chatbot, mentre xAI è arrivata solo due anni fa (novembre 2023). Nonostante ciò ha raggiunto e superato molti concorrenti con il modello Grok 4.
Lo sviluppo dei modelli AI richiede investimenti per miliardi di dollari. Come altre aziende, anche xAI deve proteggere i suoi segreti commerciali. I nuovi assunti devono firmare un accordo di riservatezza e, in caso di licenziamento o dimissioni, devono restituire tutti i documenti confidenziali.
Xuechen Li ha iniziato a lavorare per xAI il 26 febbraio 2024. Oltre al normale stipendio ha ricevuto stock option e azioni. Il 25 luglio 2025 ha venduto le sue azioni per circa 7 milioni di dollari e copiato documenti riservati dal suo notebook ad un servizio di cloud storage personale. Tre giorni dopo ha rassegnato le dimissioni. Il 19 agosto 2025 è stato assuto da OpenAI.
Durante un controllo di routine effettuato l’11 agosto 2025, xAI ha scoperto il furto chiedendo la restituzione e distruzione dei dati. Il ricercatore ha confessato e fornito la password di accesso a dispositivi e account. Nel frattempo però aveva cambiato la password, impedendo l’accesso. L’azienda di Elon Musk ha inoltre scoperto altri account usati per l’upload dei documenti riservati.
Dato che Xuechen Li non ha comunicato le credenziali, xAI ha presentato una denuncia per violazione del contratto di assunzione, furto di segreti commerciali, accesso abusivo a computer e frode. L’azienda chiede al giudice un ordine restrittivo temporaneo, un’ingiunzione preliminare e un’ingiunzione permanente per accedere a dispositivi/account e impedire all’ex dipendente di avere qualsiasi rapporto di lavoro con OpenAI fino al recupero e alla distruzione dei documenti, oltre al risarcimento danni.
A fine agosto, X e xAI hanno denunciato Apple e OpenAI per aver limitato la visibilità dell’app Grok sullo store a vantaggio di ChatGPT.
Aggiornamento (26/09/2025): xAI ha denunciato OpenAI per furto di informazioni confidenziali attraverso l’assunzione dei suoi ex dipendenti.
Aggiornamento (3/10/2025): OpenAI ha chiesto al giudice di respingere la causa perché si tratta solo di “molestie” da parte di Musk. L’azienda non ha bisogno dei segreti industriali di xAI per sviluppare i modelli AI.