Facebook contesta gli articoli del Wall Street Journal

Facebook contesta gli articoli del Wall Street Journal

Facebook ha contestato il contenuto degli articoli pubblicati dal Wall Street Journal, affermando che ci sono errate interpretazioni e accuse false.
Facebook contesta gli articoli del Wall Street Journal
Facebook ha contestato il contenuto degli articoli pubblicati dal Wall Street Journal, affermando che ci sono errate interpretazioni e accuse false.

Il Wall Street Journal ha scritto una serie di articoli sui problemi del social network e delle altre piattaforme, tra cui il trattamento speciale riservato agli account VIP. Nick Clegg, Vice President of Global Affairs di Facebook, ha dichiarato che le storie contengono errate interpretazioni delle soluzioni adottate dall’azienda di Menlo Park.

Gli articoli del WSJ contengono accuse false

Gli articoli in questione sono stati pubblicati dal Wall Street Journal tra il 13 e 17 settembre. Sulla base di documenti interni sono state evidenziate diverse problematiche: regole non applicate per alcuni utenti di alto profilo, effetti negativi di Instagram sulla salute mentale dei più giovani, errori nell’aggiornamento dell’algoritmo di Facebook, segnalazioni non ascoltate su trafficanti di droga e aumento dei contenuti no-vax.

Secondo Nick Clegg, gli articoli del WSJ contengono errate interpretazioni su ciò che l’azienda sta facendo per risolvere questi problemi e attribuiscono motivazioni false ai dirigenti e dipendenti. Il WSJ ritiene che Facebook non tenga conto delle ricerche effettuate, se i risultati sono scomodi. Cleeg ha dichiarato che questa accusa è falsa.

L’azienda di Menlo Park collabora con ricercatori, autorità governative e politici per cercare le soluzioni ottimali, ma si tratta di “questioni complesse per le quali non ci sono risposte semplici“. Clegg sottolinea che Facebook conosce la responsabilità che deriva dalla gestione di una piattaforma social. Pertanto continuerà ad investire nelle ricerche su questi argomenti con l’obiettivo di migliorare i servizi.

Fonte: Facebook
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Pubblicato il
20 set 2021
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