Facebook ha annunciato un nuovo progetto a lungo termine che permetterà ai sistemi di intelligenza artificiale di migliorare la comprensione dell’ambiente circostante. Ego4D aiuterà l’azienda nello sviluppo della percezione egocentrica, consentendo l’applicazione dei risultati ai futuri dispositivi per la realtà virtuale e aumentata.
Ego4D vede, ascolta e ricorda
Facebook spiega che l’addestramento delle intelligenze artificiali, in particolare i sistemi di computer vision, avviene mediante milioni di foto e video catturati con una prospettiva in terza persona. In pratica la fotocamera (o videocamera) è solo uno “spettatore” della scena. Il progetto Ego4D prevede invece l’uso di oltre 3.000 ore di video registrati in prima persona da oltre 850 partecipanti durante le loro attività quotidiane.
Facebook ha creato e finanziato un consorzio di 13 università (tra cui quella di Catania) in 9 paesi con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di “dati egocentrici“, oltre 20 volte quelli disponibili attualmente. L’azienda di Menlo Park ha sviluppato cinque benchmark, ovvero capacità che devono essere acquisite dall’intelligenza artificiale. Gli assistenti IA dovranno rispondere a richieste del tipo “Dove ho lasciato le chiavi?“, “Insegnami a suonare la batteria” o “Qual è stato l’argomento principale durante la lezione?“.
Facebook promette il massimo rispetto della privacy. Non è possibile risalire all’identità dei partecipanti, mentre il volto delle persone presenti nelle registrazioni viene oscurato. Dato che vengono utilizzati videocamere GoPro e occhiali AR, chi li indossa deve prima chiedere il permesso ai presenti. Facebook ha ricevuto diverse critiche sul funzionamento dei Ray-Ban Stories.