A quasi due anni dal primo annuncio i lavori di montaggio e di testing su FASTER, il cavo sottomarino che connetterà il landing point dell’Oregon con quelli delle prefetture giapponesi di Chiba e di Mie ad una velocità mai vista prima, sono stati completati e il collegamento è stato messo in uso in queste ore.

Il progetto, finanziato dal consorzio formato da Google, China Mobile International, China Telecom Global, la telco della Malaysia Global Transit Communications, KDDI e Singtel, è costato 300 milioni di dollari e permette, grazie alla fibra “low-loss” e alle ultime tecnologie di trasmissione dei dati, di raggiungere velocità di 60Tbps , e a detta di Google “sarà più veloce di ogni altro cavo sottomarino e 10 milioni di volte più veloce del cavo del nostro modem”.
Dei 60Tbps di banda, 10Tbps sono riservati esclusivamente a Google che, come viene specificato nell’articolo sul blog ufficiale dell’azienda , verranno usati per supportare gli utenti di servizi come Google Apps e Cloud Platform. FASTER, in una tratta di dominio della sola Google, collegherà anche Giappone e Taiwan, ad una velocità iniziale di 20 Tbps.
Lo sviluppo di FASTER è stato portato avanti interamente da Nec che si è occupata sia dello sviluppo del cavo, lungo 9.000 Km e contenente all’interno sei coppie di cavi di fibra, sia della posa dello stesso nell’oceano Pacifico.
FASTER non è il primo cavo sottomarino sponsorizzato da Google che connette gli USA al Giappone: nel 2008 l’azienda co-finanziò Unity , un cavo sottomarino lungo 10.000 Km per una banda di 7.68Tbps.
Inoltre, da qualche mese, anche Microsoft, Facebook, e Telefonica hanno annunciato l’investimento in MAREA, un cavo di 6.500 Km che connetterà gli States alla Spagna.
Pasquale De Rose