Huawei è nella blacklist degli Stati Uniti da quasi tre anni (il Presidente Joe Biden ha confermato il ban imposto dall’amministrazione Trump), quindi non è consentita l’installazione delle sue apparecchiature di rete. In base ai risultati di un’indagine dell’FBI, il produttore cinese poteva intercettare le comunicazioni militari.
Huawei spiava i militari USA?
Gli operatori telefonici degli Stati Uniti non possono più utilizzare le apparecchiature di Huawei, in quanto il produttore rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale (varie agenzie di intelligence affermano che informazioni sensibili sono inviate al governo cinese). Per questo motivo è stato avviato un programma per la rimozione, sostituzione e smaltimento delle apparecchiature già installate (anche quelle di ZTE), per il quale la FTC ha chiesto 5,6 miliardi di dollari.
Nonostante ciò, i piccoli operatori nelle zone rurali del paese utilizzano ancora le apparecchiature di Huawei. L’indagine dell’FBI ha appurato che l’azienda cinese poteva intercettare le comunicazioni attraverso le torri cellulari installate vicino alle basi militari e ai silos dei missili nel Midwest. Huawei poteva inoltre disturbare le comunicazioni dello United States Strategic Command che controlla l’arsenale nucleare. Una simile indagine è stata avviata anche dal Dipartimento del Commercio.
Non è chiaro però se le comunicazioni siano state effettivamente intercettate e inviate al governo cinese. È tecnicamente difficile trovare le prove dello spionaggio (al momento si tratta solo di supposizioni). Huawei ha dichiarato che le sue apparecchiature operano esclusivamente nella banda di frequenza approvata dalla FCC per usi commerciali, quindi non è possibile intercettare le comunicazioni che sfruttano le frequenze militari.
Il ban imposto dagli Stati Uniti ha avuto conseguenze anche per gli utenti privati in altri paesi. Gli smartphone Huawei, inclusi i recenti modelli della serie P50, non supportano le reti 5G.