Roma – Il fenomeno della pirateria musicale imperversa e i discografici vedono perdite miliardarie che si allargano. Secondo la Federazione dell’industria musicale italiana (Fimi) si può ritenere che durante le feste la maggior parte dei CD comprati dagli italiani siano stati CD masterizzati, cioè illegali. Non solo, i CD ascoltati nelle case e nei luoghi di incontro sarebbero per la maggior parte CD pirata.
Un panorama preoccupante, secondo i discografici, ma in linea secondo la Fimi con i due dati principali registrati nel corso del 2001.
Il primo è relativo alle vendite: nel periodo natalizio, tradizionalmente tanto ricco per i distributori di CD da rappresentare il 20 per cento delle vendite complessive annuali, è stata registrata una contrazione degli acquisti del 15 per cento rispetto agli anni precedenti.
Il secondo è relativo ai sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza nel corso dell’anno, spesso proprio in collaborazione con l’industria musicale. “Nel 2001 – ha spiegato Enzo Mazza della Fimi – complessivamente le forze dell’ordine hanno sequestrato 1.228.726 CD musicali”. Si tratta di un incremento del 54 per cento rispetto a quanto sequestrato l’anno precedente. Sono discesi invece del 46 per cento, a quota 62.746, i sequestri di musicassette illegalmente duplicate. Secondo Mazza, sono “aumentati anche i masterizzatori sequestrati, passati da 593 a 723 (più 22 per cento)”. Sono stati sequestrati anche 90 mila file mp3 illegali.
Sempre secondo Mazza un dato positivo è quello relativo ai nuovi strumenti messi in campo dalla legge sul diritto d’autore. “La nuova legge – ha affermato – ha anche consentito una maggiore attività sul fronte degli arresti, aumentati del 409% (da 96 soggetti arrestati a 509)”. E sono state denunciate 535 persone.
Per seguire la questione Pirateria, è disponibile il Canale Pirateria e Copyright di Punto Informatico.