Washington (USA) – “L’accordo Microsoft è nell’interesse pubblico e il Dipartimento della Giustizia intende continuare a sorvegliare che venga rispettato”. Così l’ufficio del procuratore generale degli Stati Uniti ha difeso presso la Corte d’Appello del Distretto di Columbia l’agreement stretto con il big di Redmond per chiudere il procedimento antitrust. E ha chiesto alla Corte di non considerare come parti in causa legittimate le lobby della “Computer & Communications Industry Association” e della “Software and Information Industry Association”.
Questi due organismi che raccolgono numerose associazioni di settore avevano tentato di entrare nel procedimento antitrust attaccando i termini di quell’accordo, ma sono stati bloccati da un tribunale che non ne ha fin qui riconosciuto la legittimità ad attaccare legalmente l’intesa.
In note sottoposte al giudice distrettuale Colleen Kollar-Kotelly che ha dato il via libera all’accordo Microsoft, le due lobby industriali avevano chiesto sanzioni più pesanti contro il big di Redmond e Kollar-Kotelly aveva risposto loro che se volevano portare avanti la loro battaglia avrebbero dovuto denunciare privatamente Microsoft.
La difesa dell’accordo da parte del Dipartimento della giustizia arriva a pochi giorni dall’annuncio dei procuratori del West Virginia secondo cui quello stato non intende più proseguire la battaglia legale contro l’azienda di Bill Gates. A continuare su questa strada è a questo punto solo lo stato del Massachussets, l’unico a non aver ancora accettato una intesa che potrebbe definitivamente archiviare il processo antitrust.