La memecoin di Fabrizio Corona non potrà più essere distribuita. A ordinarlo è stata la Consob, intervenuta oggi sulla questione ordinando la cessazione dell’offerta, definita abusiva
. Ecco quanto si legge nel comunicato.
La Consob ha ordinato la cessazione dell’offerta abusiva di cripto-attività denominate “memecoin $CORONA”, rivolta al pubblico italiano e promossa anche tramite il sito Internet www.getcoronamemes.com, senza aver notificato alla Consob il documento informativo (white-paper) richiesto da Micar.
Stop alla memecoin di Corona
La decisione è stata presa in seguito all’esposto di Codacons, che ha chiesto all’autorità e a Banca d’Italia di accertare due operazioni finanziarie sospette
lanciate dal fotografo. Si tratta di iniziative che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle operazioni finanziarie e i diritti dei risparmiatori
, configurandosi come di dubbia legalità nel settore del trading online
.
Una riguarda l’affiliazione con un broker la cui attività in Europa sarà oggetto di accertamento e la richiesta di depositare centinaia di euro per accedere a opportunità di guadagno sulla carta molto vantaggiose.
L’altra, invece, è inerente alla memecoin $CORONA che, come altri asset della stessa categoria, ha fatto registrare forti oscillazioni del valore nei giorni immediatamente successivi al lancio. Una dinamica già osservata in più occasioni, alimentata dal desiderio di speculazione di chi investe per poi cedere immediatamente la criptovaluta non appena realizzata una plusvalenza, innescandone così una rapida svalutazione.
Al momento, il sito ufficiale al dominio getcoronamemes.com
risulta irraggiungibile. O meglio, mostra un messaggio di errore.
Bloccati siti di criptovalute e intermediazione
Nel suo comunicato, Consob specifica inoltre di aver intrapreso le azioni necessarie e bloccato sei siti che svolgevano attività legate alle criptovalute senza disporre delle necessarie autorizzazioni: si tratta di Spazio Finanziario, HTXcoin-az, Stock Credit Wallet, Paycraftv.top, Paycraftn.top e CoinBank Exchange. Lo stesso trattamento è stato riservato a portali di intermediazione finanziaria abusiva: Capitalgates, Tux e AquillaFX.