Di grazia e di cripto: Trump non ha idea di chi sia CZ

Di grazia e di cripto: Trump non ha idea di chi sia CZ

Donald Trump ammette (o finge) di non sapere chi sia Changpeng Zhao, il magnate delle criptovalute a cui ha appena concesso la grazie.
Di grazia e di cripto: Trump non ha idea di chi sia CZ
Donald Trump ammette (o finge) di non sapere chi sia Changpeng Zhao, il magnate delle criptovalute a cui ha appena concesso la grazie.

Norah O’Donnell ha intervistato Donald Trump nel celebre format 60 Minutes di CBS. Nel corso della chiacchierata, la giornalista ha chiesto al Presidente un chiarimento sulla grazia concessa nelle scorse settimane a Changpeng Zhao (CZ). È il fondatore dell’exchange di criptovalute Binance, condannato a quattro mesi di reclusione, reo confesso per riciclaggio e altri gravi crimini. La sua risposta è stata quantomeno spiazzante: Ok, sei pronta? Non so chi sia.

Donald Trump non ha idea di chi sia CZ

Il passaggio in questione è al minuto 11:42 nel video qui sotto. O’Donnell ha ricordato a Trump che CZ è stato ritenuto responsabile di un danno significativo agli Stati Uniti, permettendo a gruppi terroristici come Hamas di movimentare milioni di dollari e che la piattaforma Binance ha sostenuto economicamente la società World Liberty Financial legata alla sua famiglia, favorendo un acquisto da 2 miliardi di dollari in stablecoin. L’inquilino della Casa Bianca ha replicato che si è trattato di una caccia alle streghe voluta dall’amministrazione Biden.

Incalzato dalla giornalista, Trump ha ribadito Beh, ecco il punto, non so niente di questo, sono troppo impegnato su altro, posso dirle solo questo, affermando di essere orgoglioso del coinvolgimento dei suoi figli nell’industria delle criptovalute.

La registrazione è avvenuta a Mar-a-Lago, la residenza privata di Trump a Palm Beach, in Florida. Altri argomenti caldi toccati nel corso dell’intervista sono inerenti al più lungo shutdown nella storia degli Stati Uniti (il blocco delle attività amministrative), all’inflazione, alle modalità attuate per la lotta all’immigrazione, alla criminalità in generale, alle elezioni del sindaco di New York e al riavvio dei test nucleari dopo 33 anni annunciato con un post sul social network Truth (da lui controllato). Le sue sono parole che vanno a corroborare l’autocandidatura al premio Nobel per la pace.

Abbiamo abbastanza armi nucleari per far esplodere il pianeta per 150 volte.

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Pubblicato il
3 nov 2025
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