Flash, Adobe e l'update silente

Flash, Adobe e l'update silente

Ci sono novità per il plugin più famoso del Web. E oltre a un meccanismo di aggiornamento più immediato, la casa madre si impegna anche nel 3D. Cercando pure di guadagnarci tassando gli sviluppatori
Ci sono novità per il plugin più famoso del Web. E oltre a un meccanismo di aggiornamento più immediato, la casa madre si impegna anche nel 3D. Cercando pure di guadagnarci tassando gli sviluppatori

Aggiornamenti in corso per Adobe Flash Player, giunto così alla versione 11.2 . Una release importante, visto che porta in dote cambiamenti significativi in diversi aspetti del framework: il più significativo è senz’altro il varo di un meccanismo di update automatico per il plugin, scelta utile vista la sfortunata abitudine del player di essere al centro di vulnerabilità ed exploit. Ma non va sottovalutata anche l’intenzione di Adobe di investire su Flash come piattaforma di gioco, tanto da stringere accordi specifici on Unity e varare un programma apposito per monetizzare la vocazione ludica del player.

Innanzi tutto le questioni di sicurezza. Anche la release 11.2 provvede a sistemare un po’ di buchi venuti fuori nelle ultime settimane, uno addirittura segnalato come “critico” da Adobe stessa. Non ci sono exploit noti per queste vulnerabilità, ma ciò nonostante tutti sono caldamente invitati ad aggiornare il proprio plugin all’ultima versione disponibile (gli utenti di Chrome fanno eccezione, visto che in quel caso il browser provvede da solo ad aggiornare il plugin incorporato). Anche per migliorare la capacità di Adobe di tener testa alle questioni di sicurezza, la novità introdotta dell’ aggiornamento silente dovrebbe consentire maggiore rapidità nell’arginare eventuali problemi : così come già succede per alcuni software, il computer scaricherà in background la versione più aggiornata del plugin ogni volta che sarà disponibile, aggiornandola alla prima occasione utile ( si potrà comunque disabilitare questa funzione se, ad esempio, si decide di tenere una specifica release a bordo del PC per ragioni di test o compatibilità).

L’idea di un meccanismo di aggiornamento automatico è stata salutata con favore dagli addetti ai lavori: intervenire in tempi rapidi su vulnerabilità e bug è un fattore che potrebbe ridare smalto alla popolarità di Flash, tanto più che Adobe coltiva per il suo rich content sogni di gloria. Nel frattempo infatti è stata annunciata una joint-venture con Unity , per infilare il celebre motore grafico già molto sfruttato (anche in ambito mobile) all’interno del più ampio contenitore di Flash (e quindi anche dentro AIR, aggiornato anche questo di conseguenza). In altre parole, chi sviluppa per Unity ora potrà godere del supporto ufficiale di Adobe agli strumenti che ha a disposizione, potendo dunque puntare all’intero mercato dei device su cui è presente il Player per far girare i propri giochi con livelli di qualità della grafica definiti “a livello delle console”.

In altre parole, se è vero che Flash sta perdendo terreno sul Web grazie a (per colpa di) novità come HTML5, Adobe tenta di ritagliargi un nuovo ruolo nel panorama dell’intrattenimento. L’integrazione di Unity e Flash permetterà agli sviluppatori anche di sfruttare la piattaforma Adobe Digital per monetizzare il proprio lavoro. Il tutto però avrà un prezzo : Adobe potrà decidere di far pagare agli sviluppatori il 9 per cento del fatturato ottenuti attraverso le loro applicazioni come commissione per l’utilizzo di alcune funzionalità avanzate per l’integrazione Unity-Flash, il tutto a partire dal 1 di agosto prossimo e solo nel caso il fatturato superi i 50mila dollari. Rimarranno escluse le applicazioni iOS e Android e quelle AIR: in altre parole, se qualcuno decidesse di creare uno sparatutto in Unity e distribuirlo in Flash (ideale se ad esempio si punta a semplificare lo sbarco su più piattaforme, come Mac e Windows), potrebbe vedersi costretto a dividere i propri guadagni con Adobe.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
28 mar 2012
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