Flat di Wind 2, la vendetta

Flat di Wind 2, la vendetta

Quanti sono gli utenti flat di Wind che hanno chiamato Wind ma si sono connessi via Telecom Italia senza saperlo? Quanti hanno dovuto tirar fuori tutti quei soldi?
Quanti sono gli utenti flat di Wind che hanno chiamato Wind ma si sono connessi via Telecom Italia senza saperlo? Quanti hanno dovuto tirar fuori tutti quei soldi?


Roma – Spett.le redazione di Punto Informatico,
vista la vostra encomiabile disponibilità a pubblicare anche le lettere di noi, poveri utenti e “vacche da mungere” delle grandi SpA, mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione il secondo atto di quella che considero una truffa nonché una beffa di Wind nei miei confronti. La prima parte era già stata pubblicata sul vostro quotidiano on-line il 17-05-2001. In virtù del fatto che ultimamente Wind risulta essere in testa all’elenco delle proteste, mi permetto di aggiungere un’altra tessera al mosaico.

Riassumo brevemente il primo atto di questa farsa: dopo aver sottoscritto la formula flat di Wind per connettermi ad internet, configuravo il PC per connettersi automaticamente, creando inoltre una connessione remota mediante il programma di configurazione scaricato dal sito Wind che utilizzava l’identificativo di località per introdurre il prefisso 1088. A causa di un errore da loro ammesso, Wind mi disconnetteva senza alcun preavviso dal loro servizio. Il mio computer, configurato per connettersi automaticamente, non riuscendo ad utilizzare l’identificativo di località 1088 (impostato dal programma di Wind), lo escludeva e si collegava direttamente mediante Telecom, per 15 gg di fila (durante i quali non mi accorgevo assolutamente di nulla), per un totale di lire 675mila di danno nei miei confronti.

Questo è un breve riassunto che purtroppo non rende appieno idea di quanto Wind se ne sia altamente fregata di me, dei miei diritti e delle clausole contrattuali in materia di danni provocati all’utente. Il racconto completo pubblicato su Punto Informatico il 17 maggio 2001 è molto più esauriente…

Dopo aver contattato Wind, dopo numerosi fax, dopo loro ripetute ammissioni di errore e lunghi silenzi, dopo i miei rifiuti a non pagare le fatture finchè la situazione non si fosse chiarita, a distanza di un anno finalmente Wind ha preso una posizione nei miei confronti: mi ha scollegato dal loro servizio. Questo accadeva dopo un paio di telefonate di una operatrice…

Prima telefonata:
Wind: abbiamo ricevuto la sua raccomandata, purtroppo non possiamo fare nulla per il suo caso.
Utente: Quanto vorrei sapere, è questo: se ritenete che io sia in torto, ditemi perchè. Se ritenete che io abbia ragione, ditemi perchè vi rifiutate di pagarmi i danni
Wind: Lei ha piena ragione (e lo ammettono pure candidamente, nda), ma Wind non può venirle incontro (?) in quanto Wind non può pagare fatture Telecom”
Utente: La fattura Telecom di 675mila l’ho già pagata io, voi dovete pagarmi i danni che mi avete causato, che appunto ammontano a 675mila. Il contratto da voi stilato e da me stipulato prevede che voi paghiate gli eventuali danni causati. E se non sono danni causati questi…
Wind: Purtroppo non possiamo venirle incontro. Proverò a chiedere ai miei superiori, la ricontatterò

Non possono “venirmi incontro”? Cosa significa “venirmi incontro”? Mica devono farmi un favore, devono pagarmi i danni che hanno causato! E poi cosa vuol dire “non possono”? Chi glielo impedisce? Almeno dicessero “non vogliamo”, se non altro dovrei dargli atto di una certa onestà. Invece si divertono pure a prendermi in giro… Ma non è finita, guardate come rincarano la dose!

Seconda telefonata:
Wind: Ho chiesto ai miei superiori, visto che lei in questa vicenda ha ragione, al massimo possiamo rimborsarle 100mila lire
Utente: La considero una proposta offensiva. Cosa significa 100mila lire? Se ho ragione, rimborsatemi l’importo, se ho torto ditemi perchè secondo voi ho torto. Ad ogni modo, mi mandi una raccomandata con la vostra proposta di soluzione, ed io la valuterò.

Ovviamente non ho mai ricevuto nulla di scritto da Wind. Figuriamoci se si degnano di risolvere la questione in modo etico. L’utente è colui che guarda le pubblicità in TV dove Wind si autodichiara società seria al servizio dell’utente, etc., sottoscrive il contratto, paga le fatture, e se viene truffato paga lo stesso senza fare storie. Io sono decisamente fuori target, in quanto NON ho pagato le fatture Wind dal momento in cui mi sono reso conto di essere stato truffato, NON sono stato zitto e di storie ne ho fatte, eccome se ne ho fatte!

La parte più ironica di questa storia è data dal fatto che facendo la somma delle fatture che NON ho pagato, andiamo quasi alla pari. Al limite ci avrò rimesso un paio di cento mila lire. Mi scoccia, ma non sono diventato più povero per questo.

Quanto ci ha rimesso invece Wind da questa storia? Non conveniva a questi signori comportarsi in modo onesto pagandomi ciò che per loro sono noccioline e tenendosi quindi un utente soddisfatto per gli anni a venire, invece che tentare in tutti i modi di prendersi delle ragioni che invece, per loro stessa ammissione, non hanno?

Cordiali saluti,
Giovanni Verrua

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Pubblicato il
27 nov 2001
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