Fossil svela il PDA da polso

Fossil svela il PDA da polso

I Palm sembrano aver trovato un nuovo compagno con cui scambiare qualche bit. Si tratta di un orologio da polso in grado di sincronizzarsi con il proprio PDA
I Palm sembrano aver trovato un nuovo compagno con cui scambiare qualche bit. Si tratta di un orologio da polso in grado di sincronizzarsi con il proprio PDA

Richardson (USA) – Per chi ritiene che nemmeno un Palm sia sufficientemente piccolo e leggero per portarselo sempre a spasso, la nota marca di orologi Fossil ha svelato il Wrist PDA, un palmare da polso che sembra fatto apposta per gli amanti dei gingili hi-tech.

Sebbene l’orologione di Fossil non si possa definire un vero e proprio PDA, ha la capacità di sincronizzarsi con un Palm attraverso la porta a infrarossi e memorizzare, nei suoi 190 KB di memoria, fino a 5.000 cose da fare, 1.100 contatti, 800 appuntamenti, 350 memo o 20 biglietti da visita.

Le informazioni archiviate nel Wrist PDA sono a sola lettura e, di conseguenza, non possono essere modificate. L’utente può navigare nell’archivio di dati attraverso un’interfaccia a menù ed un piccolo puntatore a quattro direzioni. Questo minuscolo sistema operativo si appoggia su di un processore a 8 bit di Epson.

Il mini-PDA, al momento ordinabile solo in USA ad un prezzo di 145$, è compatibile con una vasta gamma di palmari basati su PalmOS, dai Palm III fino ad arrivare agli m50x, includendo anche il Visor Edge di Handspring e il Clie di Sony.

Fossil conta di lanciare, per la fine dell’anno, una versione del suo PDA da polso in grado di sincronizzarsi anche con i Pocket PC.

Il Wrist PDA non è l’unico gingillo da polso a consentire lo scambio di dati con un organizer. Diversi altri produttori, negli anni passati, hanno commercializzato orologi in grado di connettersi agli organizer per PC e, più di recente, firme come Samsung, IBM, Seiko ed altri ancora, hanno mostrato prodotti commerciali o prototipi di PDA da polso, wearable computer o watch-phone, tutti in grado di comunicare con l’esterno attraverso connessioni a infrarossi o radio.

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Pubblicato il
3 mag 2002
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