Freedom 251, lo smartphone da 3 euro

Freedom 251, lo smartphone da 3 euro

Un misconosciuto produttore indiano annuncia la commercializazione un terminale super-economico. Un affare incredibile: la concorrenza appunto non ci crede, e chiede spiegazioni
Un misconosciuto produttore indiano annuncia la commercializazione un terminale super-economico. Un affare incredibile: la concorrenza appunto non ci crede, e chiede spiegazioni

In India sta per essere immesso in vendita il cellulare Android da 4 dollari: lo produce una società chiamata Ringing Bells e promette, almeno in teoria, di abbattere in maniera significativa l’analfabetismo digitale e la mancanza di accesso a Internet nel paese. In pratica le questioni aperte prima dell’arrivo del gadget sono ancora parecchie, e molti dubitano della legittimità dell’offerta.

Freedom 251 , questo il nome dello smartphone di Ringing Bells, costa 251 rupie (4 dollari, circa 3,5 euro) e può vantare un SoC con CPU quad-core da 1,3GHz, 1GB di RAM, display da 4 pollici, batteria da 1.450mAh, doppia videocamera (da 3,2 e 0,3 megapixel), 8 gigabyte di storage interno e supporto allo storage aggiuntivo (fino a 32GB) tramite schede microSD esterne. Sul terminale gira Android Lollipop 5.1, dice il produttore, nel pacchetto sono incluse una serie di app installate di default (Facebook e YouTube per citarne un paio) e app specifiche per il mercato indiano; discussa e discutibile (anche dal punto di vista legale) la scelta dell’interfaccia principale, un po’ troppo simile a quella di Apple iPhone.

Ringing Bells accetterà preordini fino a 21 febbraio, mentre la commercializzazione vera e propria partirà il prossimo 30 giugno. Finora la società ha rilasciato altri 4 smartphone 4G, anch’essi caratterizzati da un prezzo molto economico ma in ogni caso non assimilabili al costo stracciato di Freedom251.

Anche se l’India è il paese dove i tablet costano poche decine di dollari , l’iniziativa di Ringing Bells ha scatenato un polverone in Rete: la società dice di non aver usufruito di contributi di stato e di voler rientrare nei costi (e magari guadagnarci) tramite l’ economia di scala e la vendita di un gran quantità di terminali, mentre dall’associazione indiana dell’industria mobile (Indian Cellular Association) sono partite missive indirizzate al ministro delle telecomunicazioni (Ravi Shankar Prasad) affinché si indaghi sull’eccessiva – e a dire dell’associazione inspiegabile – convenienza del prezzo di Freedom 251.

Nel frattempo i server di Ringing Bells sono saltati per via dell’aumento di traffico in occasione dell’avvio dei preordini, e gli utenti indiani di Twitter hanno usato il social network per sfogarsi producendo sfottò e prese in giro dell’iniziativa.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 18 feb 2016
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