L’app di Gemini ha spostato fisicamente il selettore di modelli AI dalla cima dello schermo, fino alla barra dei comandi in basso. Chi ha uno smartphone che somiglia più a un tablet tascabile, sa bene di cosa parliamo. Allungare il dito fin lassù per cambiare modello AI era come fare stretching ogni volta. Ora quel pulsante vive accanto all’icona del microfono e a Gemini Live, nella parte destra della barra inferiore. Logico, e soprattutto più comodo.
Il selettore di modelli di Gemini si trasferisce in basso accanto al microfono
Ad agosto qualcuno aveva già intravisto questo cambiamento in anteprima. C’è voluto qualche mese, ma ora il selettore dei modelli AI riposizionato è disponibile ufficialmente per tutti. Secondo 9to5Google, la versione beta 16.42 dell’app Google porta con sé questa novità, ma il bello è che anche chi ha la versione stabile (v16.41.36) può già godersi il nuovo layout. Segno che si tratta di un aggiornamento lato server, uno di quei regali che arrivano senza bisogno di premere “aggiorna” nello store. Anche la versione web di Gemini ha abbracciato questo redesign.
Prima, aprire il menu a tendina del selettore era un’esperienza bizzarra: si toccava in alto, ma il menu compariva magicamente in basso. Ora che tutto vive nello stesso posto dello schermo, l’esperienza diventa più fluida, quasi naturale. Il menu si apre dove ci si aspetta che si apra, senza sorprese.
Google ha colto l’occasione per infilare un messaggio promozionale proprio lì dentro. Gli utenti della versione gratuita si ritrovano davanti l’invito a “Passare a Google AI Pro“. Un reminder nemmeno troppo discreto che esiste un piano a pagamento.
Per chi è abituato a cambiare modello AI, ad esempio a passare da Gemini Flash per una risposta veloce a Gemini Pro per un’analisi più profonda, questo aggiornamento è sicuramente gradito.
L’ennesima ristrutturazione di Gemini
Questa non è la prima volta che Google mette mano alla barra dei prompt. Qualche mese fa aveva già introdotto un menu “Strumenti” dedicato, poi snellito fino a lasciare solo l’icona. È un valzer continuo di bottoni, menu e icone che si spostano, si nascondono e ricompaiono, tutto nel nome della perfezione dell’interfaccia.
Il risultato? Un’app che sembra finalmente aver trovato il suo equilibrio tra funzionalità e praticità. O almeno fino al prossimo aggiornamento, quando Google deciderà che tutto va spostato di nuovo.