Germania, Apple batte ancora Samsung

Germania, Apple batte ancora Samsung

Non c'è due senza tre per la coreana, che vede ancora una volta respinte le sue accuse contro Apple. Nel frattempo Oltreoceano Cupertino ottiene un punto importante nella causa con HTC
Non c'è due senza tre per la coreana, che vede ancora una volta respinte le sue accuse contro Apple. Nel frattempo Oltreoceano Cupertino ottiene un punto importante nella causa con HTC

Samsung ha incassato una terza sentenza negativa davanti alle corti tedesche .

in precedenza la Corte regionale di Mannheim aveva già respinto un’altra delle accuse mosse dalla Coreana nei confronti di Apple, relativa ai brevetti in materia di 3G/UMTS. Inoltre, sempre in Germania, Apple si era aggiudicata un altro round ancora legato a quella tecnologia.

Ora, la stessa Corte di Mannheim ha rigettato un altro dei capi di accusa di Samsung relativo al 3G.

Se i casi tedeschi, rimossi ormai i blocchi alle importazioni e con il numero crescente di accuse respinte al mittente, sembrano più che altro schermaglie destinate a proseguire solo per le risorse legali a disposizione delle due controparti, lo scontro Apple-Android sembra avere un fronte decisivo negli Stati Uniti: l’ International Trade Commission (ITC) ha accolto la richiesta di Apple di riprendere in considerazione l’eventuale violazione di un suo brevetto considerato fondamentale (e non solo legato al design o all’interfaccia utente) per Android.

Si tratta del brevetto numero 6,343,263 che copre la tecnologia legata alle API per l’integrazione di informazioni in tempo reale: di esso il giudice ha accolto ora un’interpretazione che permette di valutarne l’eventuale violazione da parte dei dispositivi Android.

Secondo alcuni osservatori il brevetto di Apple ‘263, se fosse considerato utilizzato senza permesso da Android, non sarebbe aggirabile con semplici aggiornamenti di sistema.

Ad aggravare la situazione vi sarebbe poi il fatto che, secondo Cupertino, la tecnologia sarebbe arrivata ad Android attraverso il programmatore Andy Rubin, passato appunto da Apple a Google: situazione che darebbe le basi ad Apple per contestare una “violazione volontaria”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
30 gen 2012
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