Google alla guerra delle content farm

Google alla guerra delle content farm

Mountain View aggiorna i propri algoritmi di ricerca e promette ranking maggiormente pertinenti alla "qualità" dei siti web. Gli effetti si faranno sentire per pochi, dice Google, ma avranno un impatto significativo
Mountain View aggiorna i propri algoritmi di ricerca e promette ranking maggiormente pertinenti alla "qualità" dei siti web. Gli effetti si faranno sentire per pochi, dice Google, ma avranno un impatto significativo

Google lo aveva promesso , e alla fine così è stato: gli algoritmi del popolare motore di ricerca sono stati aggiornati per porre un freno alla proliferazione delle cosiddette content farm , siti-raccoglitori di link e contenuti inutili o copiati di sana pianta da fonti terze.

L’aggiornamento agli algoritmi è pensato per “ridurre il ranking dei siti di bassa qualità”, spiega Google, dove per bassa qualità si intende la scarsa utilità dei succitati siti in merito alle keyword specificate nella ricerca dell’utente. “Nello stesso tempo – dice Google – l’update fornirà ranking migliori per i siti di alta qualità – siti con contenuti originali e informazioni quali ricerche, rapporti approfonditi, analisi estese e così via”.

Google definisce l’update agli algoritmi di ricerca come un importante passo avanti nella giusta direzione, frutto di un approccio conservativo – l’impatto stimato sulle ricerche complessivo viene misurato all’11,8% – eppure necessario a contrastare efficacemente lo spam contenutistico che ammorba il web odierno.

In attesa di ulteriori update già annunciati, l’aggiornamento di Mountain View – sin qui disponibile solo per gli USA ma in arrivo anche sugli altri motori nazionali – non sembra al momento avere effetti misurabili su ben noti attori del fenomeno content farm come eHow .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 25 feb 2011
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