Google annuncia due nuovi modelli Gemma

Google annuncia due nuovi modelli Gemma

CodeGemma e RecurrentGemma sono i nuovi modelli open source di intelligenza artificiale generativa che Google offre a sviluppatori e ricercatori.
Google annuncia due nuovi modelli Gemma
CodeGemma e RecurrentGemma sono i nuovi modelli open source di intelligenza artificiale generativa che Google offre a sviluppatori e ricercatori.

Da circa due mesi sono disponibili Gemma 7B e 2B, modelli open source che Google offre gratuitamente a ricercatori e sviluppatori. La famiglia è ora aumentata con il rilascio di CodeGemma e RecurrentGemma. L’azienda di Mountain View ha inoltre comunicato che Gemini 1.5 Pro è anche accessibile tramite API in anteprima pubblica.

CodeGemma e RecurrentGemma

Come si deduce dal nome, CodeGemma è un modello specializzato in generazione e completamento del codice. Google offre tre versioni, una pre-addestrata con 7 miliardi di parametri per generazione e completamento del codice, una con 7 miliardi di parametri per chatbot su argomenti di programmazione e una con 2 miliardi di parametri per completamento del codice che può essere eseguito sul computer.

CodeGemma può generare interi blocchi di codice e completare linee e funzioni. Supporta diversi linguaggi (JavaScript, Python e altri) e può essere integrato negli ambienti di sviluppo. I modelli sono stati addestrati con oltre 5 miliardi di token di dati e produce codice più corretto dal punto di vista sintattico, contribuendo a ridurre gli errori e i tempi di debug.

RecurrentGemma è invece un modello che sfrutta le reti neurali ricorrenti per migliorare l’efficienza dell’inferenza. Può generare più token utilizzando meno memoria, quindi può essere eseguito su dispositivi con risorse limitate. Ovviamente è disponibile il codice sorgente, come per gli altri modelli della famiglia.

Gemini 1.5 Pro non è open source, ma è ora accessibile anche tramite API in anteprima pubblica, oltre che in AI Studio e Vertex AI. Il modello supporta nuove modalità di input, tra cui immagini e audio.

Fonte: Google
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Pubblicato il
10 apr 2024
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