A un anno di distanza dai primi annunci, Google ha ora promosso Dart alla prima release pubblica per gli sviluppatori interessati a conoscere che cos’è che non va in JavaScript e come il nuovo linguaggio di programmazione di Mountain View intenda risolvere la situazione.
Reso disponibile al pubblico con nome in codice “M1”, il primo SDK preliminare di Dart include tutti i consigli, i bugfix e la richiesta di nuove funzionalità raccolte dal team di sviluppo presso la community di appassionati e professionisti del codice orientato al web e alle app telematiche fa far girare tra le nuvole del cloud.
Non che si tratti di una autentica release 1.0, in effetti, perché Google stessa conferma che questa versione “0.1” è comunque destinata a cambiare radicalmente e che ci saranno certamente nuove versioni intermedie prima di raggiungere la prima maturità di specifiche, sintassi e parametri.
Un altro concetto che Google vorrebbe riaffermare è che Dart non ha alcuna intenzione di “uccidere” JavaScript, tutt’altro: diversamente da quanto sostengono i commentatori, il nuovo linguaggio di programmazione è pensato per facilitare il lavoro di coding e l’SDK è in grado di compilare il codice in script nativi per le VM JS già incluse nei browser moderni.
Per gli sviluppatori più arditi c’è anche la possibilità di scaricare una versione preliminare di Chrome contenente una nuova Virtual Machine, capace di interpretare nativamente i listati Dart senza la necessità di convertirli prima in JavaScript.
Alfonso Maruccia