Per la cybersicurezza servono competenze, attrezzature, protocolli e metodo. Ma serve, anzitutto, denaro. Per questo motivo è importante la collaborazione tra l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e Google.org: l’iniziativa “Google.org Impact Challenge: Tech for Social Good” consentirà di finanziare organizzazioni non profit, istituzioni accademiche e di ricerca, enti civici e imprese sociali italiane affinché possano ottenere supporto tecnico ed economico per contrastare attacchi informatici e disinformazione online.
In ballo v’è un controvalore pari a 3 milioni di euro, ossia interventi radicali di contenimento dei pericoli proprio laddove a mancare sono le risorse (dirottate verso le mission virtuose che enti ed organizzazioni portano avanti).
Google.org Impact Challenge: Tech for Social Good
Le organizzazioni interessate devono portare avanti la propria candidatura entro il 7 aprile:
In virtù del patrocinio dell’Agenzia per la Cybersicurezza, le organizzazioni potranno avere l’opportunità di rientrare nel programma di sostegno allo sviluppo tecnologico previsto dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza di ACN, in particolare su temi come la sicurezza dei dati e privacy, la gestione delle minacce cibernetiche, la sicurezza del software, delle piattaforme e delle infrastrutture digitali, gli aspetti sociali e di governance connessi.
Inoltre, per la prima volta grazie a questa Challenge, le organizzazioni selezionate potranno ricevere fino a sei mesi di assistenza tecnica pro bono tramite il programma Fellowship di Google.org. I Fellow di Google.org – ingegneri software, product manager, esperti di user experience e altre figure di Google – lavoreranno fianco a fianco con le organizzazioni selezionate per realizzare progetti scalabili e con un impatto duraturo.
Sicurezza significa sovranità, tutela del dato e salvaguardia dell’area sociale della dimensione digitale di un Paese. La mission di Google, oltre all’aiuto degli enti selezionati, sta nel promulgare una ricca cultura della sicurezza, che possa capillarmente permeare tra le persone affinché nei loro comportamenti quotidiani possano supportare le policy di sicurezza delle aziende e possano difendere proattivamente i propri stessi account.
Google comunica inoltre come “la proprietà intellettuale frutto del progetto elaborato grazie al supporto di Google.org sarà resa pubblica gratuitamente grazie a una licenza open source“, affinché le finalità possano essere trasparenti e dichiaratamente pro bono: “Sentiamo una grande responsabilità nel contribuire alla creazione di un ecosistema digitale libero, aperto e sicuro: siamo fiduciosi che questo nuovo impegno porterà a una società più forte, anche in Italia“.