Google Foto trasforma i selfie in meme con l'AI, come funziona

Google Foto trasforma i selfie in meme con l'AI, come funziona

Google Foto sta sviluppando un generatore di meme basato su AI che trasforma i selfie nei meme più iconici del web.
Google Foto trasforma i selfie in meme con l'AI, come funziona
Google Foto sta sviluppando un generatore di meme basato su AI che trasforma i selfie nei meme più iconici del web.

Google sta lavorando a una funzione AI chiamata “Meme Me” che fa esattamente quello che promette il nome: trasforma gli utenti in un meme con l’intelligenza artificiale.

Quando parliamo di meme parliamo di quelle immagini iconiche che tutti riconoscono, come Messi e il gesto all’italiana, Disctracted boyfrind, Hide the pain Harold, il nonno dei meme, ecc. I meme sono diventati parte integrante della cultura web. Li creiamo, li condividiamo con gli amici, li usiamo persino per commentare l’attualità politica come se fossero un linguaggio universale.

Arriva “Meme Me” su Google Foto: come diventare un meme famoso di Internet in pochi secondi

La nuova funzione è stata scoperta nella versione 7.51.0 di Google Foto da Android Authority. Per trasformare un selfie, basta aprire Google Foto, cliccare su “Meme Me“, scegliere una foto di riferimento, idealmente un selfie dove si ha un’espressione decente o quantomeno coerente con il meme che si vuole diventare, poi selezionare un template dalla lista di meme disponibili. L’intelligenza artificiale fa il resto, elabora, calcola, applica la propria faccia sulla scena iconica, e voilà, si diventa un meme. Il risultato appare in pochi secondi.

Android Authority mostra un esempio usando il meme “This is fine”, quello del cane seduto tranquillo mentre la stanza brucia intorno a lui, metafora perfetta per… beh, praticamente tutto quello che sta succedendo nel mondo negli ultimi anni. Il risultato è interessante, ma non perfetto. La disposizione della scena originale non è stata replicata esattamente.

L’algoritmo coglie il concept, inserisce correttamente la faccia, ma non sempre rispetta la composizione originale che rende quel meme iconico. Ma è probabilmente abbastanza buono per condividerlo su Instagram con i tuoi amici.

Disponibilità

Come ogni leak di funzionalità in beta, ci sono più domande che risposte. Quali meme saranno inclusi nella lista? Solo i classici immortali o anche le mode passeggere? Sarà possibile aggiungere i propri template personalizzati, o Google manterrà un controllo stretto sulla libreria per evitare che qualcuno crei meme inappropriati? E soprattutto: l’AI genererà un solo risultato o offrirà più versioni tra cui scegliere? La data di rilascio globale è ancora un mistero.

Questa mossa di Google arriva sulla scia del successo esplosivo del generatore di immagini di ChatGPT con il suo “filtro Ghibli“, quella funzione che trasformava tutti in personaggi da film dello Studio Ghibli e che ha inondato internet per settimane. Era solo questione di tempo prima che qualcuno pensasse: se trasformarsi in un personaggio anime ha fatto impazzire tutti, figuriamoci in un meme.

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Pubblicato il
23 ott 2025
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