Google: Gemini consuma solo 5 gocce d'acqua per prompt

Google: Gemini consuma solo 5 gocce d'acqua per prompt

Un prompt testuale di Gemini consuma 0,24 Wh di energia e 0,26 millilitri di acqua (circa cinque gocce), ma gli esperti contestano i dati di Google.
Google: Gemini consuma solo 5 gocce d'acqua per prompt
Un prompt testuale di Gemini consuma 0,24 Wh di energia e 0,26 millilitri di acqua (circa cinque gocce), ma gli esperti contestano i dati di Google.

Per l’addestramento e l’inferenza dei modelli di intelligenza artificiale sono necessari enormi data center che consumano grandi quantità di energia e acqua. Google ha pubblicato un documento (PDF) per dimostrare che l’impatto ambientale di Gemini è inferiore a quello dei concorrenti. Gli esperti affermano però che i dati sono ingannevoli.

Solo 5 gocce d’acqua per ogni prompt

Google spiega che il suo obiettivo è sviluppare tecnologie AI utili in ogni settore, dalla medicina alla cybersicurezza, ma allo stesso tempo vuole ridurre l’impatto ambientale attraverso la realizzazione di infrastrutture efficienti. Considerato il numero limitato di dati, l’azienda di Mountain View ha calcolato i consumi di energia e acqua per l’inferenza di Gemini durante un periodo di 12 mesi.

Google ha stimato che un prompt testuale di Gemini usa in media 0,24 Wh di energia (pari a quella consumata guardando la TV per 9 secondi), consuma 0,26 millilitri di acqua (circa 5 gocce) ed emette 0,03 grammi di CO2 equivalente.

Grazie all’uso di data center più efficienti, energia rinnovabile e riciclo di acqua, l’energia e l’impronta di carbonio per ogni prompt di Gemini sono diminuite di 33 e 44 volte, rispettivamente, rispetto all’anno precedente. Google ha ridotto le emissioni di CO2 dei data center del 12% nel 2024, nonostante un incremento dei consumi di elettricità del 27%.

Per ottenere questi risultati sono stati introdotti numerosi miglioramenti per architettura dei modelli, algoritmi, inferenza e hardware. Google afferma che Gemini è più efficiente dei modelli di OpenAI e Meta. Diversi esperti affermano però che la metodologia di calcolo è incompleta.

Google considera solo l’acqua consumata per raffreddare i server nei data center. Non considera invece il consumo indiretto (molto più elevato), ovvero l’acqua consumata per i sistemi di raffreddamento delle centrali che generano l’elettricità usata dai data center.

Nel documento viene confrontato il consumo di acqua per prompt (0,26 millilitri) con le stime di uno studio precedente (50 millilitri). L’autore dello studio (Shaolei Ren) ha dichiarato che il confronto è ingannevole, in quanto i 50 millilitri sono riferiti al consumo totale di acqua (diretto e indiretto).

Anche la metodologia di calcolo delle emissioni di CO2 è sbagliata perché dovrebbe essere utilizzata la metrica “location-based”, non quella “market-based”. In definitiva, gli esperti ritengono che i dati di Google non riflettano la realtà.

Fonte: Google
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Pubblicato il
22 ago 2025
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