Google, la fibra parte da Stanford

Google, la fibra parte da Stanford

Mountain View comincia a sperimentare con quella che dovrebbe diventare la sua infrastruttura telematica per l'accesso superveloce al Google-mondo. Primi test a pochi miglia da casa, giusto per verificare i fondamentali
Mountain View comincia a sperimentare con quella che dovrebbe diventare la sua infrastruttura telematica per l'accesso superveloce al Google-mondo. Primi test a pochi miglia da casa, giusto per verificare i fondamentali

Anche se in ritardo sui tempi previsti, Google è pronta a installare le infrastrutture necessarie a veicolare le favolistiche connessioni a 1 Gbps annunciate a inizio anno . La rete in fibra ottica made in Mountain View comincia dalla Stanford University , a poca distanza dal Googleplex e dunque facile da tenere sotto controllo nel corso della sperimentazione.

In particolare Google ha annunciato la volontà di provare le tecnologie in fibra connettendo circa 850 abitazioni nel campus dell’università, siano esse di proprietà dell’ateneo o dello staff che ci lavora. Ignota al momento la velocità effettiva della connessione e il prezzo del servizio – tutto quello che si sa è che Google non ha intenzione di trarre profitto dall’iniziativa quanto piuttosto di sfruttarla per raccogliere informazioni e feedback preziosi in vista del deployment del network vero e proprio.

I lavori di cablaggio a Stanford – programmati per l’inizio del 2011 – non riguarderanno insomma il progetto di più ampio respiro nazionale per la realizzazione di una rete a 1 Gbps accessibile ad alcune comunità USA, né Google ha al momento sciolto il riserbo sulle zone scelte per l’installazione della sua rete in fibra .

Stanford servirà da banco di prova per l’iniziativa infrastrutturale di Mountain View, mentre con il piano di cablaggio a pieno regime il numero di persone coinvolte nelle varie zone dovrebbe comprendere tra i 50mila e i 500mila netizen affamati di banda ultra-larga. Topeka, la città del Kansas che ebbe l’ardire di cambiare la propria denominazione pur di accaparrarsi l’importante investimento, dovrebbe rientrare ancora nei giochi con i suoi oltre 400mila abitanti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 22 ott 2010
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