Dopo qualche mese di assenza torna Map Maker, la funzionalità di Google Maps che permette agli utenti di modificare le mappe aggiungendo notazioni o elementi grafici personalizzati. Mountain View ha previsto nuove salvaguardie per tenere lontani i vandali, con le responsabilità di moderazione ora condivise tra gli impiegati della corporation americana e gli utenti più prolifici (e fidati) del servizio.
Google era stata costretta a sospendere Map Maker nel maggio scorso , una decisione che era suonata come l’ammissione del fatto che la moderazione “distribuita” affidata agli stessi utenti del servizio non si era rivelata sufficiente a garantire un’esperienza priva di troll, vandali e altre spiacevoli tipologie di guastatori digitali.
La “nuova” funzionalità Map Maker torna ora disponibile negli Stati Uniti e in altri 44 paesi , con Google che ha scelto alcuni “Leader Regionali” per le diverse parti del mondo a cui affidare la moderazione delle modifiche alle mappe.
I Leader sono stati accuratamente selezionati tra gli utenti di Google Maps in base alla cronologia e alla qualità dei loro contributi personali al servizio, e non rappresentano che una parte di un sistema di controllo multi-fase progettato per tenere fuori dalla porta i troll.
Tutte le proposte di modifiche alle mappe saranno infatti analizzate da un sistema di moderazione automatizzato, e per le modifiche più difficili da valutare per la intelligenza artificiale ci saranno gli impiegati in carne e ossa di Google ad avere l’ultima parola. Addio, per finire, alla possibilità di creare “poligoni” in Map Maker per evidenziare montagne, parchi e altre zone di interesse.
Alfonso Maruccia