Google, mappe degli utenti anche per gli States

Google, mappe degli utenti anche per gli States

Mountain View sblocca l'utilizzo del suo tool di editing delle mappe anche per i netizen statunitensi
Mountain View sblocca l'utilizzo del suo tool di editing delle mappe anche per i netizen statunitensi

Ci sono voluti la bellezza di tre anni, ma finalmente il tool Map Maker di Google è disponibile anche al pubblico di rete statunitense. I netizen potranno cominciare subito a editare le mappe del popolare servizio cartografico offerto da Mountain View, mentre resterà identica la catena di moderazione necessaria ad aggiungere le modifiche alla versione “live” della piattaforma.

La storia di Map Maker comincia nel giugno del 2008 , quando Google ha introdotto il servizio in quasi 200 paesi del mondo e offrendo agli utenti ivi presenti la possibilità di accrescere l’accuratezza delle mappe – segnalando nuove strade, costruzioni, edifici sportivi e quant’altro non presente nella versione “liscia” del servizio.

Ora come allora, a verificare la legittimità delle modifiche c’è un piccolo team di dipendenti di Mountain View, che a sua volta ha incaricato una serie di moderatori scelti direttamente all’interno della community di “editor” già attivi sul tool . I risultati Map Maker sono stati sin qui molto positivi : la percentuale di utenza mondiale con a disposizione mappe particolareggiate delle zone locali è cresciuta dal 15% al 30%.

Come si spiega il ritardo di tre anni per la fornitura del tool Map Maker anche ai netizen USA? Google identifica due fattori specifici che hanno consigliato questo genere di approccio: in primis, 3 anni fa Map Maker sarebbe stato molto più utile agli utenti internazionali piuttosto che a quelli statunitensi – molto meglio forniti da Maps a livello di dettagli del circondario.

Infine era necessario testare a dovere la capacità della struttura di moderazione delle modifiche di scalare verso l’alto, visto che – spiega Google – la versione a stelle e strisce di Maps registra visite quotidiane – e quindi potenziali modifiche – nell’ordine dei milioni.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 20 apr 2011
Link copiato negli appunti