Roma – Il sistema di analisi e tracciamento delle abitudini compreso in tutti gli smartphone Android (e pure su iOS e PC , anche se con funzioni limitate rispetto all’originale) si arricchisce di una nuova funzione: sfruttando le informazioni raccolte sul proprietario del device sarà in grado di rammentare anche quando scendere dal bus, tram o metro . Le capacità dell’assistente personale intelligente di Android si fanno sempre più incredibili.
Google Now approfitta delle informazioni su geolocalizzazione del terminale e spostamenti del suo proprietario per raccogliere indizi su dove vive, dove lavora, quali sono i suoi orari di ingresso e uscita . Dalle 9 alle 5 orario standard per l’ufficio, l’associazione di un punto GPS alla sede di un’azienda già registrata negli sconfinati database di Mountain View, sono ottime indicazioni che un certo luogo sia la sede di lavoro dell’utente: se poi si trascorre la notte sempre nello stesso posto, basta poco per dedurre anche la localizzazione delle mura domestiche. Di solito bastano tre giorni a Google per ottenere tutte le informazioni necessarie a fissare i parametri base: a quel punto scattano i consigli su tempi di percorrenza, consigli su itinerari alternativi e ogni altro suggerimento utile a semplificare la vita.
Tra questi possono figurare anche le indicazioni sui mezzi pubblici: e se Google Now rileva che ci si trova a bordo di uno di questi, perché è in grado di fare anche questo, ora interpola le informazioni utili a suggerire e ricordare il momento giusto per abbandonare la vettura e non dimenticarsi di scendere. Mai più pisolini imprevisti che causano ritardi in ufficio: Now è in grado di salvare il suo proprietario da divagazioni impreviste in lande sconosciute.
Il funzionamento non è garantito su tutte le piattaforme su cui il servizio è disponibile: su iOS le informazioni a cui può attingere sono limitate (per ora Apple tiene il meglio per sé e Siri, con iOS 8 magari cambierà qualcosa), su PC ovviamente il GPS è una rarità (così come difficilmente si utilizza il PC sull’autobus).
Luca Annunziata
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Strano concetto di privacy
" Per il fondatore di Wikimedia si tratta di un'applicazione normativa che rappresenta una forma di censura, pure e semplice, mentre "nel caso di un'informazione veritiera, non diffamatoria ed ottenuta legalmente, non dovrebbe sorgere una forma di diritto alla censura". "Jimmy Wales confonde la censura con l'accessibilità in punta di clic a tutti i dati di tutti i cittadini del mondo. Il rispetto della privacy, per definizione, è "censura" di informazioni: nel senso che queste informazioni non possono esser diffuse né rivendute a terzi. A questo punto, tanto vale tacciare ogni legge di protezione della privacy, comprese quelle Usa, come censura della libera informazione, se della libera informazione si ha questa concezione.LeguleioRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> " <I> Per il fondatore di Wikimedia si tratta di> un'applicazione normativa che rappresenta una> forma di censura, pure e semplice, mentre "nel> caso di un'informazione veritiera, non> diffamatoria ed ottenuta legalmente, non dovrebbe> sorgere una forma di diritto alla> censura". </I> "> > Jimmy Wales confonde la censura con> l'accessibilità in punta di clic a tutti i dati> di tutti i cittadini del mondo.Non c'e' nessuna differenza.La tecnologia esiste.La tecnologia va usata.Se la tecnologia e' in grado di fornire a chiunque un immenso potere, ognuno avra' questo immenso potere.Se chi, prima della tecnologia, disponeva di immenso potere di conoscenza e con questo poteva esercitare un controllo sugli altri, oggi non potra' piu' farlo oppure potranno farlo tutti al pari di lui.Se ne faccia una ragione!> Il rispetto della privacy, per definizione, è> "censura" di informazioni: nel senso che queste> informazioni non possono esser diffuse né> rivendute a terzi. La privacy e' a cura di ciascuno.Se qualcuno decide di diffondere informazioni proprie, peggio per lui.Se una informazione e' conoscibile oggi, deve essere conoscibile sempre.> A questo punto, tanto vale> tacciare ogni legge di protezione della privacy,> comprese quelle Usa, come censura della libera> informazione, se della libera informazione si ha> questa concezione.No. La privacy e' un diritto che riguarda l'individuo, il quale se vuole puo' rinunciarvi.La cronaca invece e' cronaca e deve essere salvaguardata.panda rossaRe: Strano concetto di privacy
> > Jimmy Wales confonde la censura con> > l'accessibilità in punta di clic a tutti i> dati> > di tutti i cittadini del mondo.> > Non c'e' nessuna differenza.> La tecnologia esiste.> La tecnologia va usata.> Se la tecnologia e' in grado di fornire a> chiunque un immenso potere, ognuno avra' questo> immenso> potere.La maggioranza delle persone non è d'accordo. Diversamente una legge sulla privacy non sarebbe mai stata approvata. > > Il rispetto della privacy, per definizione, è> > "censura" di informazioni: nel senso che> queste> > informazioni non possono esser diffuse né> > rivendute a terzi. > > La privacy e' a cura di ciascuno.> Se qualcuno decide di diffondere informazioni> proprie, peggio per> lui.No, solo una minima parte di dati concernenti la privacy sono stati deliberatemente diffusi dai diretti interessati: tu pensi probabilmente a facebook, che è un caso tipico, ma al mondo non esiste solo Facebook.Le informazioni sul proprio stato di salute, presente o passato, le cause giudiziarie in cui si è rimasti coinvolti proprio malgrado, i titoli di libri presi in prestito in biblioteca gli ultimi anni, sono alcuni esempi di dati sensibili che vanno tenuti sottochiave e forniti solo dietro richiesta scritta dell'autoritá giudiziaria. > Se una informazione e' conoscibile oggi, deve> essere conoscibile> sempre.Come sopra. Se la maggioranza dei cittadino fosse d'accordo con te, una legge non sarebbe mai stata scritta con quella formulazione.LeguleioRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> > > Jimmy Wales confonde la censura con> > > l'accessibilità in punta di clic a> tutti> i> > dati> > > di tutti i cittadini del mondo.> > > > Non c'e' nessuna differenza.> > La tecnologia esiste.> > La tecnologia va usata.> > Se la tecnologia e' in grado di fornire a> > chiunque un immenso potere, ognuno avra'> questo> > immenso> > potere.> > La maggioranza delle persone non è d'accordo.> Diversamente una legge sulla privacy non sarebbe> mai stata> approvata.La maggioranza delle persone se ne frega e devi smetterla con questa tiritera.Ci sono migliaia di provvedimenti governativi di secondo piano che non riguardano temi ritenuti importanti e quindi i governi possono legiferare contro la volonta' popolare.> > > Il rispetto della privacy, per> definizione,> è> > > "censura" di informazioni: nel senso che> > queste> > > informazioni non possono esser diffuse> né> > > rivendute a terzi. > > > > La privacy e' a cura di ciascuno.> > Se qualcuno decide di diffondere informazioni> > proprie, peggio per> > lui.> > No, solo una minima parte di dati concernenti la> privacy sono stati deliberatemente diffusi dai> diretti interessati: tu pensi probabilmente a> facebook, che è un caso tipico, ma al mondo non> esiste solo Facebook.Io non penso a niente in particolare.Io dico solo che tu hai un diritto alla privacy, nel senso che altri non possono diffondere notizie che ti riguardano (a meno che non abbiano a che fare con la cronaca).Se tu rinunci volontariamente a tale diritto e' una scelta tua.> Le informazioni sul proprio stato di salute,> presente o passato, le cause giudiziarie in cui> si è rimasti coinvolti proprio malgrado, i titoli> di libri presi in prestito in biblioteca gli> ultimi anni, sono alcuni esempi di dati sensibili> che vanno tenuti sottochiave e forniti solo> dietro richiesta scritta dell'autoritá> giudiziaria.Sacrosanto. Purche' questo non leda il prevalente diritto di cronaca.> > Se una informazione e' conoscibile oggi, deve> > essere conoscibile> > sempre.> > Come sopra. Se la maggioranza dei cittadino fosse> d'accordo con te, una legge non sarebbe mai stata> scritta con quella formulazione.La maggioranza della cittadinanza si puo' esprimere solo mediante referendum.Per il resto viene delegati dei rappresentanti parlamentari che NON HANNO VINCOLO DI MANDATO, ti ricordo.Quindi smettila di dire che la situazione attuale e' volonta' della maggioranza.La situazione attuale e' volonta' delle segreterie dei partiti, di funzionari corrotti, di lobby, e tutto il resto.panda rossaRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> > Come sopra. Se la maggioranza dei cittadino fosse> d'accordo con te, una legge non sarebbe mai stata> scritta con quella> formulazione.dei cittadiniAvvocato del diavoloRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> " Per il fondatore di Wikimedia si tratta di> un'applicazione normativa che rappresenta una> forma di censura, pure e semplice, mentre "nel> caso di un'informazione veritiera, non> diffamatoria ed ottenuta legalmente, non dovrebbe> sorgere una forma di diritto alla> censura". "> > Jimmy Wales confonde la censura con> l'accessibilità in punta di clic a tutti i dati> di tutti i cittadini del mondo.> > Il rispetto della privacy, per definizione, è> "censura" di informazioni: nel senso che queste> informazioni non possono esser diffuse né> rivendute a terzi. A questo punto, tanto vale> tacciare ogni legge di protezione della privacy,> comprese quelle Usa, come censura della libera> informazione, se della libera informazione si ha> questa> concezione.il problema è questo: poniamo per ipotesi che sulla pagina su Berlusconi di Wikipedia si dica che è stato uno statista italiano, primo ministro dal 91 al 2011 (+ o -), condannato nel 2013 per frode fiscale con interdizione dai pubblici uffici, e si dia conto dei vari procedimenti giudiziari in cui è coinvolto, terminati anche con prescrizioni.Wikipedia è un'enciclopedia, e questa è storia, e ci deve essere.Poniamo che Berlusconi tuttavia non gradisca, in quanto si reputa il più grande statista italiano dopo De Gasperi, e consideri la pagina lesiva della sua reputazione.Non può modificare la pagina di Wikipedia perché giustamente, essendo certe cose come la condanna per frode fiscale accadute, non gli viene consentito di rimuoverle. E qui spero tu sia d'accordo sul fatto che sia giusto che NON vengano rimosse, perché questa sarebbe sicuramente censura.A questo punto B. decide di chiedere a Google di rimuovere dai risultati di ricerca i link alla sua pagina su Wikipedia, in nome del diritto all'oblio, e lo fa anche con altre pagine che citano dati di questo tipo.Avrebbe il diritto di farlo o no? La mia opinione è: NO. La mia opinione è che se una pagina ha il diritto di esistere perché non è diffamatoria, allora ha il diritto di essere cercabile nei motori di ricerca.La distinzione fra diritto all'oblio e censura è molto labile, ma secondo me i motori di ricerca andrebbero tutelati. Se una pagina è stata rimossa o modificata, Google già consente di richiedere la rimozione immediata della copia cache (che comunque verrebbe rimossa col tempo).Poi non si capisce perché Google sì e gli altri no...Aggiungo il fatto che questi sono tutti piccoli passi verso la internet che vorrebbero i governi e le aziende, cioè non un posto in cui esprimere le proprie opinioni, ma un posto dove veicolare solo pubblicità, contenuti eccetera decisi dall'alto. In pratica, prima o poi riusciranno a trasformare Internet nella nuova televisione, cioè luogo di fruizione di contenuti definiti da altri (governi, regimi, aziende) e dove chi esprime le proprie opinioni e inchieste (quali giornalisti, quali politici) viene deciso da poche persone nominate dalla politica (come il CDA RAI). Questo è il rischio: la fine di internet libera come la conosciamo, e il suo diventare la nuova televisione, cambia solo il mezzo.Contro questa eventualità dovremmo tutti lottare con forza.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 10 giugno 2014 13.11-----------------------------------------------------------il signor rossiRe: Strano concetto di privacy
> > Il rispetto della privacy, per definizione, è> > "censura" di informazioni: nel senso che queste> > informazioni non possono esser diffuse né> > rivendute a terzi. A questo punto, tanto vale> > tacciare ogni legge di protezione della privacy,> > comprese quelle Usa, come censura della libera> > informazione, se della libera informazione si ha> > questa> > concezione.> > il problema è questo: poniamo per ipotesi che> sulla pagina su Berlusconi di Wikipedia si dica> che è stato uno statista italiano, primo ministro> dal 91 al 2011 (+ o -), La tua memoria vacilla un po'.In Italia non esiste il primo ministro, ma il presidente del consiglio dei ministri. È stato presdelcons dal 1994 al 1995, di nuovo dal 2001 al 2006, e infine dal 2008 al 2011.> condannato nel 2013 per> frode fiscale con interdizione dai pubblici> uffici, e si dia conto dei vari procedimenti> giudiziari in cui è coinvolto, terminati anche> con> prescrizioni.> Wikipedia è un'enciclopedia, e questa è storia, e> ci deve> essere.> Poniamo che Berlusconi tuttavia non gradisca, in> quanto si reputa il più grande statista italiano> dopo De Gasperi, e consideri la pagina lesiva> della sua> reputazione.> Non può modificare la pagina di Wikipedia perché> giustamente, essendo certe cose come la condanna> per frode fiscale accadute, non gli viene> consentito di rimuoverle. E qui spero tu sia> d'accordo sul fatto che sia giusto che NON> vengano rimosse, Non verranno rimosse, perché il diritto all'oblio in genere non prevede la rimozione, ma solo la non raggiungibilità.E non verranno nemmeno toccate dalla recente sentenza della Corte europea del Lussemburgo perché chi è un personaggio pubblico ha rinunciato in gran parte al diritto alla privacy, e quindi anche al diritto all'oblio. > perché questa sarebbe> sicuramente> censura.> A questo punto B. decide di chiedere a Google di> rimuovere dai risultati di ricerca i link alla> sua pagina su Wikipedia, in nome del diritto> all'oblio, e lo fa anche con altre pagine che> citano dati di questo> tipo.> Avrebbe il diritto di farlo o no? No, vedi sopra.Politici, sportivi, uomini di spettacolo e famiglie reali non godono degli stessi diritti dei privati cittadini per ciò che riguarda la privacy.> Poi non si capisce perché Google sì e gli altri> no...Gli altri seguiranno a ruota, che discorsi.Siccome Google è il motore più usato, in Europa, con uno share di oltre l'80 %, si parte da lì.Se fossimo in Cina, si partirebbe da Baidu.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 10 giugno 2014 13.23-----------------------------------------------------------LeguleioRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> Non verranno rimosse, perché il diritto all'oblio> in genere non prevede la rimozione, ma solo la> non> raggiungibilità.> E non verranno nemmeno toccate dalla recente> sentenza della Corte europea del Lussemburgo> perché chi è un personaggio pubblico ha> rinunciato in gran parte al diritto alla privacy,> e quindi anche al diritto all'oblio.Spero tanto che tu abbia ragione.il signor rossiRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> " <I> Per il fondatore di Wikimedia si tratta di> un'applicazione normativa che rappresenta una> forma di censura, pure e semplice, mentre "nel> caso di un'informazione veritiera, non> diffamatoria ed ottenuta legalmente, non dovrebbe> sorgere una forma di diritto alla> censura". </I> "> > Jimmy Wales confonde la censura con> l'accessibilità in punta di clic a tutti i dati> di tutti i cittadini del mondo.> > Il rispetto della privacy, per definizione, è> "censura" di informazioni: nel senso che queste> informazioni non possono esser diffuse né> rivendute a terzi. A questo punto, tanto vale> tacciare ogni legge di protezione della privacy,> comprese quelle Usa, come censura della libera> informazione, se della libera informazione si ha> questa concezione.Capisco il concetto ma, a mio parere, c'è un errore di fondo. Qui si parla di informazioni disponibili pubblicamente, non di dati protetti dalla privacy. Si colpisce solo che indirizza a quelle informazioni, un po' come se si vietasse al sito di paginebianche.it di indicizzare un numero d'utente pubblicato sull'elenco cartaceo. Se vuoi riservare il numero, lo elimini SIA dal cartaceo, SIA dal sito web, non solo dal secondo.webwizardRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: webwizard> Capisco il concetto ma, a mio parere, c'è un> errore di fondo. Qui si parla di informazioni> disponibili pubblicamente, non di dati protetti> dalla privacy. Si colpisce solo che indirizza a> quelle informazioni, un po' come se si vietasse> al sito di paginebianche.it di indicizzare un> numero d'utente pubblicato sull'elenco cartaceo.> Se vuoi riservare il numero, lo elimini SIA dal> cartaceo, SIA dal sito web, non solo dal> secondo.Scusatemi tutti, ma oggi con la tastiera non è giornata...webwizardRe: Strano concetto di privacy
> > " <I> Per il fondatore di Wikimedia si> tratta> di> > un'applicazione normativa che rappresenta una> > forma di censura, pure e semplice, mentre> "nel> > caso di un'informazione veritiera, non> > diffamatoria ed ottenuta legalmente, non> dovrebbe> > sorgere una forma di diritto alla> > censura". </I> "> > > > Jimmy Wales confonde la censura con> > l'accessibilità in punta di clic a tutti i> dati> > di tutti i cittadini del mondo.> > > > Il rispetto della privacy, per definizione, è> > "censura" di informazioni: nel senso che> queste> > informazioni non possono esser diffuse né> > rivendute a terzi. A questo punto, tanto vale> > tacciare ogni legge di protezione della> privacy,> > comprese quelle Usa, come censura della> libera> > informazione, se della libera informazione> si> ha> > questa concezione.> > Capisco il concetto ma, a mio parere, c'è un> errore di fondo. Qui si parla di informazioni> disponibili pubblicamente, non di dati protetti> dalla privacy. Sul concetto di "disponibili pubblicamente" ti ho risposto sotto.Aggiungo solo che le informazioni rese disponibili dai quotidiani non lo sono per amor della verità o per una circolare ministeriale che obbliga alla "trasparenza sul passato", o cose del genere.I quotidiani hanno guadagnato da quelle notizie a suo tempo con le inserzioni pubblcitarie e le vendite in edicola, e guadagnano sull'archivio storico ora, con i banner. Ci sono di mezzo i soldi. E quindi la legge sulla privacy ci mette il naso.> Si colpisce solo che indirizza a> quelle informazioni, un po' come se si vietasse> al sito di paginebianche.it di indicizzare un> numero d'utente pubblicato sull'elenco cartaceo.Guarda che nulla vieta di fare una legge di questo tipo, se avesse una minima utilità. Non credo proprio sia necessaria: se anche un utente non vuole comparire nell'elenco online per questioni sue lo comunica a paginebianche.it, e lo tolgono senza problemi.La legge non ha limiti. > Se vuoi riservare il numero, lo elimini SIA dal> cartaceo, SIA dal sito web, non solo dal> secondo.L'esempio è scelto male, perché la società che gestisce le Pagine Bianche su carta e online è la stessa. Il bene protetto dal concetto ancora tutto da definire di "diritto all'oblio" non è la notizia storica su di un cittadino, che è un fatto pacificamente accettato e che non stride con alcuna legge. Ma la sua reperibilità in punta di clic oggi.LeguleioRe: Strano concetto di privacy
- Scritto da: Leguleio> Aggiungo solo che le informazioni rese> disponibili dai quotidiani non lo sono per amor> della verità o per una circolare ministeriale che> obbliga alla "trasparenza sul passato", o cose> del genere.> I quotidiani hanno guadagnato da quelle notizie a> suo tempo con le inserzioni pubblcitarie e le> vendite in edicola, e guadagnano sull'archivio> storico ora, con i banner. Ci sono di mezzo i> soldi. E quindi la legge sulla privacy ci mette> il naso.Quindi basta che spariscano i soldi e il problema scompare?Se io aprissi un server a mie spese, senza banner, senza ricavi ne' diretti ne' indiretti sono finalmente libero di scrivere quello che mi pare senza temere ritorsioni?> > Si colpisce solo che indirizza a> > quelle informazioni, un po' come se si> vietasse> > al sito di paginebianche.it di indicizzare un> > numero d'utente pubblicato sull'elenco> cartaceo.> > Guarda che nulla vieta di fare una legge di> questo tipo, se avesse una minima utilità. Non> credo proprio sia necessaria: se anche un utente> non vuole comparire nell'elenco online per> questioni sue lo comunica a paginebianche.it, e> lo tolgono senza> problemi.> La legge non ha limiti. Certo. La legge puo' anche ordinare che non piova dalle 7:00 alle 10:00 per questioni di ordine pubblico.Non ha limiti.> Il bene protetto dal concetto ancora tutto da> definire di "diritto all'oblio" non è la notizia> storica su di un cittadino, che è un fatto> pacificamente accettato e che non stride con> alcuna legge. Ma la sua reperibilità in punta di> clic oggi.Oggi? Oggi non si clicca piu'.Oggi ci sono i tablet e gli smartphone, e tu sei rimasto indietro, come sempre.La legge, quando arriva a chiudere il recinto, i buoi sono gia' scappati, si sono riprodotti allo stato brado e si sono nuovamente inselvatichiti.Ma sul recinto ormai vuoto c'e' il cartello del legislatore che dice "VIETATO APRIRE IL RECINTO."panda rossaSempre più vicino alla Cina
E alla Corea del Nord. Quest'europa è la nuova URSS.MacGeekRe: Sempre più vicino alla Cina
Sei libero di andartene quando vuoi.A quando la partenza? :)Voice of ReasonMinistero della Verità
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.VindicatorRe: Ministero della Verità
- Scritto da: Vindicator> Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi> controlla il presente controlla il> passato.e chi controlla il controllore? (altra citazione ;)cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e anche in Parlamento).bubbaRe: Ministero della Verità
- Scritto da: bubba> cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e anche in> Parlamento).il mio professore d'inglese ce lo fece studiare al liceoma sai la delusione qual è stata? che secondo lui, quel libro si riferiva all'URSSgià all'epoca io gli facevo notare che esiste un'altra dittatura ben peggiore e si chiama USSA aka American EmpirecollioneRe: Ministero della Verità
- Scritto da: collione> - Scritto da: bubba> > > cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e> anche> in> > Parlamento).> > il mio professore d'inglese ce lo fece studiare> al> liceo> > ma sai la delusione qual è stata? che secondo> lui, quel libro si riferiva> all'URSS> non solo secondo lui, il riferimento alla russia staliniana è lapalissiano.Se vuoi leggere sulla dittatura americana leggi Huxley.Orwell impone il controllo attraverso la punizione, sofferenza e coercizione. Huxley invece la vede molto più subdola. Ti controlliamo facendoti sentire meglio ed ecco che ti butterai da un ponte per noi.Entrambi avevano ragione, sono solo due modi diversi di ottenere la stessa cosa.VindicatorRe: Ministero della Verità
- Scritto da: collione> - Scritto da: bubba> > > cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e> anche> in> > Parlamento).> > il mio professore d'inglese ce lo fece studiare> al> liceo> > ma sai la delusione qual è stata? che secondo> lui, quel libro si riferiva> all'URSS> > già all'epoca io gli facevo notare che esiste> un'altra dittatura ben peggiore e si chiama USSA> aka American> EmpireFu una specie di autocensura manzoniana.Hai presente i Promessi Sposi che raccontavano fatti del 1600 per criticare il 1800 ?Ecco ...Nel 1945, l'anno degli accordi di Jalta, mentre Stalin, Roosevelt e Churchill si spartivano il mondo di comune accordo, il signor Orwell, estremamente critico nei confronti di ciò che il comunismo era diventato con Stalin, scrisse un simpatico libro che si chiamava "La fattoria degli animali".Lì il padrone era un despota, gli animali vi si ribellarono contro e iniziarono a chiamarsi Compagni. Poi alla fine i capi della rivoluzione si scoprono alla stessa mensa del padrone.Notando un lievissimo riferimento alla situazione sovietica e a causa di quella politica, il romanzo fu censurato dagli inglesi e uscì in edizioni successive.Nel 1948 per scrivere il libro "definitivo" e più cattivo che potesse immaginare, Orwell girò le ultime due cifre dell'anno e venne fuori 1984, facendolo passare per un romanzo distopico di fantasia.La cosa curiosa di 1984 è che nella sua forzata astrazione, non descrive solo la Russia di Stalin, ma descrive il "totalitarismo" nella sua purezza e pienezza.La sua incredibile potenza è che quando gli eventi di quel libro si avverano, esattamente come nella Russia di Stalin, si capisce che la libertà e la ragione sono perse.Per esempio nel mio caso fu una esperienza sconvolgente, perché quando lo lessi eravamo in guerra ... anzi no ... scusa ... missione di pace ( o "sguerra" ) .Mentre leggevo della settimana dell'odio , vedevo alla TV, la CNN che mandava i selfie dei nemici mentre si esercitavano e uccidevano cani, con la faccia fissa del cattivo in sovraimpressione.E a mano a mano che leggevo, diventava un terrificante libro di cronaca giornaliera con le notizie televisive e parallelamente sul libro, fino all'uso della tortura sui prigionieri arrestati con accuse fittizie e deportati.E lì mi resi conto della vera differena tra un libro e un capolavoro.Poi il meccanismo Orwelliano in quel caso funzionò così bene che gli americani elessero ancora lo stesso presidente.E lui fu così contento della cosa, che per ringraziare ritirò 1984 dal public domain, prolungandone il copyright e regalando così nuovi quattrini agli eredi di Orwell.Quindi in sintesi, come il libro stesso ci insegna, tutto è bene quel che finisce bene.QueloRe: Ministero della Verità
- Scritto da: collione> - Scritto da: bubba> > > cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e> anche> in> > Parlamento).> > il mio professore d'inglese ce lo fece studiare> al> liceo> > ma sai la delusione qual è stata? che secondo> lui, quel libro si riferiva> all'URSS> > già all'epoca io gli facevo notare che esiste> un'altra dittatura ben peggiore e si chiama USSA> aka American> EmpireDoubleplusgood quackspeakFunzRe: Ministero della Verità
- Scritto da: bubba> cmq "1984" andrebbe studiato a scuola (e anche in> Parlamento).No, per amor del cielo ! Di fesserie ne fanno già a sufficienza, senza fargli venire altre idee balorde leggendo Orwell...webwizardSono pienamente d'accordo!
Se il ricordo corrisponde ad una situazione reale supportata da dati oggettivi: condanne, etc. allora non c'è nulla da rimuovere.Se le informazioni fanno riferimenti a situazioni passate in giudicato che si sono dimostrate false allora è giusto cancellarle.Ogni altra situazione è semplificemente mistificazione della realtà.prova123Re: Sono pienamente d'accordo!
> Se il ricordo corrisponde ad una situazione reale> supportata da dati oggettivi: condanne, etc.> allora non c'è nulla da> rimuovere.Si rimuovono i precedenti dal casellario giudiziale (il termine tecnico è "riabilitazione"), ma si mantengono le notizie giornalistiche, spesso approssimative e sensazionalistiche.Che bella procedura.> Se le informazioni fanno riferimenti a situazioni> passate in giudicato che si sono dimostrate false> allora è giusto> cancellarle.La fai facile: se l'imputato A è stato condannato e l'imputato B è stato assolto, quest'ultimo ha diritto di far dimenticare la notizia?E a parte questo, Google dovrebbe passare le giornate a controllare se una notizia del passato ha avuto un esito oppure un altro?> Ogni altra situazione è semplificemente> mistificazione della> realtà.Ha parlato lui!LeguleioRe: Sono pienamente d'accordo!
- Scritto da: Leguleio> > Ha parlato lui!Ti sei dimenticato la L maiuscola ... :D :pprova123mah
ma se io diffondo i dati della carta di credito di qualcuno è diritto di cronaca??e se un medico pubblica su facebook il referto di un suo paziente?...Re: mah
Questi casi sono reati e molto gravi, non rientrano neanche lontanamente nel diritto di cronaca- Scritto da: ...> ma se io diffondo i dati della carta di credito> di qualcuno è diritto di> cronaca??> > e se un medico pubblica su facebook il referto di> un suo> paziente?KralizecMacchestataddi'?
Posso chiedere di essere rimosso dagli atti pubblici? No!Posso chiedere di essere rimosso dai giornali nelle biblioteche? No!Posso chiedere di essere rimosso dalla memoria (scritta e non) di tutta la gente? No!Ma allora perché rimuovere le informazioni da Google?Perché non anche dai siti indicizzati da Google?Perché non anche dai vari snapshot che stanno in giro?E dai libri, registrazioni video e audio ...Chi chiede di essere rimosso è perché ha da nascondere qualcosa del suo passato (e forse del suo presente).Qualcosa che comunque è sucXXXXX (detto, fatto, baciato, lettera o testamento), che è stato descritto e che per stare su un sito e/o su un indice, qualcuno ha pagato per mettercelo e ce lo ha messo perché così ha voluto. Era un informazione pubblica.Sono stato condannato/implicato in un fattaccio di 10 anni fa.La cosa era sui giornali, in TV, in radio e, grazziaddio, anche sul web.Ora faccio l'amministratore delegato e quella cosa macchia il mio curriculum.Ottimo! Bene! La prossima volta, stai più attento a quello che dici, fai, baci ecc. Di certo non puoi spacciarti per un santo come vorresti fare.Hai fatto una stupidata? Benvenuto nel mondo delle persone serie che pagano le conseguenze dei propri errori e può fregiarsi delle proprie conquiste. Onori e oneri.Fra dieci anni il capitano di una nave da crociera vorrà essere dimenticato dal web per diventare presidente di una compagnia di navigazione.Un politico che ha preso soldi per una diga marina di protezione vorrà diventare un candido presidente della repubblica.Un banchiere che ha dato denari a destra e a manca affossando la banca che dirigeva vorrà diventare, chessò, presidente della BCE.E uno che ubriaco e fatto al volante ha ucciso tre pedoni vorrà potersi vantare di essere un cittadino modello e magari aprire una scuola guida.Cancellare l'informazione di un fatto non cancella il fatto e le sue implicazioni.Cancellare e modificare l'informazione serve solo a fare in modo che i cittadini non abbiano facilità di acXXXXX alle informazioni. Serve solo a rendere il 1984 di Orwell molto più vicino e possibile.Uno QualunqueRe: Macchestataddi'?
> Posso chiedere di essere rimosso dagli atti> pubblici?> No!> Posso chiedere di essere rimosso dai giornali> nelle biblioteche?> No!> Posso chiedere di essere rimosso dalla memoria> (scritta e non) di tutta la gente?> No!> Ma allora perché rimuovere le informazioni da> Google?Google rimuove i link. Le informazioni rimangono lì dove sono.> Perché non anche dai siti indicizzati da Google?Anche da lì, certo. Quello dei quotidiani é solo il primo passo.> Perché non anche dai vari snapshot che stanno in> giro?Perché non sono ancora così diffusi da costituire un problema. Secondo me in futuro si arriverà anche a quello.> E dai libri, registrazioni video e audio ...Cosa c'entrano i libri e i film? Qui si parla di documenti presenti sul web, indicizzabili dai motori di Google. > Chi chiede di essere rimosso è perché ha da> nascondere qualcosa del suo passato (e forse del> suo> presente).E la cosa non è vietata dalla legge.Anzi, il diritto all'oblio consiste anche in questo. Non solo questo, certo, ma una buona parte del concetto ricopre la frase appena espressa.> Qualcosa che comunque è sucXXXXX (detto, fatto,> baciato, lettera o testamento), che è stato> descritto e che per stare su un sito e/o su un> indice, qualcuno ha pagato per mettercelo e ce lo> ha messo perché così ha voluto. Era un> informazione> pubblica.Era, appunto.A distanza di anni l'interesse pubblico non esiste più. > Sono stato condannato/implicato in un fattaccio> di 10 anni> fa.> La cosa era sui giornali, in TV, in radio e,> grazziaddio, anche sul> web.> Ora faccio l'amministratore delegato e quella> cosa macchia il mio> curriculum.> Ottimo! Bene! La prossima volta, stai più attento> a quello che dici, fai, baci ecc. Di certo non> puoi spacciarti per un santo come vorresti> fare.Lo fanno tutti, per inciso.E siccome esiste il concetto di riabilitazione, a questo mondo, il tribunale europeo del Lussemburgo ha stabilito che Google deve eliminare i link a materiale non più attuale. > Hai fatto una stupidata? Benvenuto nel mondo> delle persone serie che pagano le conseguenze dei> propri errori e può fregiarsi delle proprie> conquiste. Onori e> oneri.La Corte europea non la pensa come te.> Fra dieci anni il capitano di una nave da> crociera vorrà essere dimenticato dal web per> diventare presidente di una compagnia di> navigazione.> Un politico che ha preso soldi per una diga> marina di protezione vorrà diventare un candido> presidente della> repubblica.> Un banchiere che ha dato denari a destra e a> manca affossando la banca che dirigeva vorrà> diventare, chessò, presidente della> BCE.> E uno che ubriaco e fatto al volante ha ucciso> tre pedoni vorrà potersi vantare di essere un> cittadino modello e magari aprire una scuola> guida.In linea di principio è così, ma tieni presente che i personaggi pubblici non godono del diritto alla privacy, e quindi è improbabile che Google cancelli anche i dati che li riguardano. Il provvedimento riguarda i privati cittadini.Non credere che chi gli lascia ricoprire queste cariche non lo sappia, per inciso. Non esiste solo il motore di Google per risalire a certi fatti. Semplicemente sceglie di ignorare il passato. > Cancellare l'informazione di un fatto non> cancella il fatto e le sue> implicazioni.Qui non si tratta nemmeno di cancellare, ma di evitare un link da parte di Google.Se io ricordo esattamente il giorno in cui un certo fatto è accaduto, digito la data nell'archivio de <I> La stampa </I> , o del <I> Corriere della sera </I> , o di <I> Repubblica </I> , e fra le pagine quella notizia la ritrovo come prima.Solo che non compare più fra i risultati di google.> Cancellare e modificare l'informazione serve solo> a fare in modo che i cittadini non abbiano> facilità di acXXXXX alle informazioni. Sí, ma quella che tu chiami facilità d'acXXXXX vista dall'altra parte della barricata si chiama violazione della privacy. Un bilanciamento fra le due esigenze è necessario.> Serve solo> a rendere il 1984 di Orwell molto più vicino e> possibile.Esagerato.Nel romanzo di Orwell venivano vaporizzati sia gli articoli di giornale sia, spesso, le persone coinvolte. Qui si tratta solo di rimuovere alcuni link, e su richiesta dei cittadini, non dei governi (almeno si spera).LeguleioRe: Macchestataddi'?
- Scritto da: Leguleio> Anche da lì, certo. Quello dei quotidiani é solo> il primo passo.Non è che la cosa mi rende più tranquillo...> > > > Perché non anche dai vari snapshot che> stanno> in> > giro?> > Perché non sono ancora così diffusi da costituire> un problema. Secondo me in futuro si arriverà> anche a quello.Idem come sopra> > > > E dai libri, registrazioni video e audio ...> > Cosa c'entrano i libri e i film? Qui si parla di> documenti presenti sul web, indicizzabili dai> motori di Google.Eh, no: è una questione di principio. Ovvero, se il principio vale per il web, deve valere per tutto, o meglio, se il principio NON vale per il cartaceo, men che meno deve valere per il web.> > > Chi chiede di essere rimosso è perché ha da> > nascondere qualcosa del suo passato (e forse> del suo presente).> > E la cosa non è vietata dalla legge.> Anzi, il diritto all'oblio consiste anche in> questo. Non solo questo, certo, ma una buona> parte del concetto ricopre la frase appena> espressa.> Ever qualcosa da nascondere non è vietato dalla legge, ma nemmeno il diritto all'informazione è vietato, anzi.> > > Qualcosa che comunque è sucXXXXX (detto,> fatto,> > baciato, lettera o testamento), che è stato> > descritto e che per stare su un sito e/o su> un> > indice, qualcuno ha pagato per mettercelo e> ce> lo> > ha messo perché così ha voluto. Era un> > informazione> > pubblica.> > Era, appunto.> A distanza di anni l'interesse pubblico non> esiste più.Se l'interesse pubblico non esiste più non c'è nemmeno la necessità della rimozione. Se qualcuno va a cercare l'informazione, vuol dire che l'interesse c'è ancora.> > > > Sono stato condannato/implicato in un> fattaccio di 10 anni> > fa.> > La cosa era sui giornali, in TV, in radio e,> > grazziaddio, anche sul web.> > Ora faccio l'amministratore delegato e quella> > cosa macchia il mio> > curriculum.> > Ottimo! Bene! La prossima volta, stai più> attento> > a quello che dici, fai, baci ecc. Di certo> non> > puoi spacciarti per un santo come vorresti> > fare.> > Lo fanno tutti, per inciso.> E siccome esiste il concetto di riabilitazione, a> questo mondo, il tribunale europeo del> Lussemburgo ha stabilito che Google deve> eliminare i link a materiale non più attuale.> Riabilitazione vuol dire che, ad esempio, hai fatto una XXXXXXX dieci anni fa, hai pagato e ora sei una persona corretta. Ottimo, tutta la storia (e intendo TUTTA, riabilitazione compresa) sarà sul web. Se, invece, hai fatto la XXXXXXX ma NON sei una persona perbene, sarebbe interessante potersi ricordare di certi trascorsi. Pensa, ad esempio, a uno come Primo Greganti...> > Hai fatto una stupidata? Benvenuto nel mondo> > delle persone serie che pagano le> conseguenze> dei> > propri errori e può fregiarsi delle proprie> > conquiste. Onori e> > oneri.> > La Corte europea non la pensa come te.> La Corte di Giustizia non è Dio, e le informazioni restano indicizzate da Google al di fuori dell'UE (e basta un proxy per recuperarle). L'Avvocato Generale della stessa corte, ad esempio, la pensava in maniera completamente diversa.> > Fra dieci anni il capitano di una nave da> > crociera vorrà essere dimenticato dal web per> > diventare presidente di una compagnia di> > navigazione.> > Un politico che ha preso soldi per una diga> > marina di protezione vorrà diventare un> candido> > presidente della> > repubblica.> > Un banchiere che ha dato denari a destra e a> > manca affossando la banca che dirigeva vorrà> > diventare, chessò, presidente della> > BCE.> > E uno che ubriaco e fatto al volante ha> ucciso> > tre pedoni vorrà potersi vantare di essere un> > cittadino modello e magari aprire una scuola> > guida.> > In linea di principio è così, ma tieni presente> che i personaggi pubblici non godono del diritto> alla privacy, e quindi è improbabile che Google> cancelli anche i dati che li riguardano. Il> provvedimento riguarda i privati> cittadini.> Non credere che chi gli lascia ricoprire queste> cariche non lo sappia, per inciso. Non esiste> solo il motore di Google per risalire a certi> fatti. Semplicemente sceglie di ignorare il> passato.> Intanto però hai sdoganato il principio. Queste situazioni sono come aprire il Vaso di Pandora: ne perdi il controllo.> > Cancellare l'informazione di un fatto non> > cancella il fatto e le sue> > implicazioni.> > Qui non si tratta nemmeno di cancellare, ma di> evitare un link da parte di> Google.> Se io ricordo esattamente il giorno in cui un> certo fatto è accaduto, digito la data> nell'archivio de <I> La stampa </I>> , o del <I> Corriere della sera </I>> , o di <I> Repubblica </I> , e fra> le pagine quella notizia la ritrovo come> prima.> Solo che non compare più fra i risultati di> google.> Altra XXXXXXX. O cancelli l'informazione alla fonte, o la lasci indicizzabile. E' una decisione che non ha nessuna base logica a sostenerla. Mi ricorda tanto le polemiche sui numeri telefonici 144: tra l'imbroglione che truffa e gli utenti babbei che chiamano, chi riteniamo responsabile? La Telecom, ovvio !> > > Cancellare e modificare l'informazione serve> solo> > a fare in modo che i cittadini non abbiano> > facilità di acXXXXX alle informazioni. > > Sí, ma quella che tu chiami facilità> d'acXXXXX vista dall'altra parte della barricata> si chiama violazione della privacy.> > Un bilanciamento fra le due esigenze è necessario.> Ma XXXXX miseria, come si fa a parlare di violazione della privacy su un contenuto disponibile pubblicamente ??? Poteva (forse) avere un senso se pretendevi la rimozione dal sito originale e POI (forse) dal motore di ricerca, ma rimuovere solo il link da Google e lasciarlo sul sito originale è una XXXXXXX giuridica fatta e finita.> > > Serve solo> > a rendere il 1984 di Orwell molto più vicino> e> > possibile.> > Esagerato.> Nel romanzo di Orwell venivano vaporizzati sia> gli articoli di giornale sia, spesso, le persone> coinvolte. Qui si tratta solo di rimuovere alcuni> link, e su richiesta dei cittadini, non dei> governi (almeno si spera).Togli il "si spera". Se non sei un quattordicenne sprovveduto (e non credo proprio che tu lo sia, anzi) saprai benissimo come vanno queste cose. intanto, cominciano a vaporizzare i link: vediamo quanto ci mettono ad arrivare agli articoli di giornale (perché, una volta passato il principio, ci arrivano eccome). Per le persone, spero di essere già morto quando succederà.webwizardRe: Macchestataddi'?
> Non è che la cosa mi rende più tranquillo...Le leggi e le sentenze non sono fatte per tranquillizzare.> Eh, no: è una questione di principio. Ovvero, se> il principio vale per il web, deve valere per> tutto, o meglio, se il principio NON vale per il> cartaceo, men che meno deve valere per il> web.Non esiste nulla per i film e per i libri che sia paragonabile a Google, che cioè renda accessibile in punta di clic tutte le informazioni immagazzinate sul web.Quando lo inventeranno, immagino che una direttiva europea legifererà anche su quello. > Ever qualcosa da nascondere non è vietato dalla> legge, ma nemmeno il diritto all'informazione è> vietato,> anzi.Non esiste un vero "diritto all'informazione", inteso come diritto passivo da parte dei cittadini.Esiste il diritto a informare, garantito a quotidiani, radio, tv dalla costituzione, ai siti web un po' meno, e un diritto a leggere quel che si vuole, finché la produzione di quella pubblicazione è legale. Sono due cose disgiunte. > > Era, appunto.> > A distanza di anni l'interesse pubblico non> > esiste più.> > Se l'interesse pubblico non esiste più non c'è> nemmeno la necessità della rimozione. Se qualcuno> va a cercare l'informazione, vuol dire che> l'interesse c'è> ancora.Cerca il nome e cognome, non l'informazione. E va da sé, associato al nome trova l'informazione.Sta' tranquillo che nessuna Corte si pronuncerà mai su una notizia del tipo "un uomo 37 enne residente a Roma...", oppure su notizie che parlano di imprese da parte di animali o esseri immaginari.> Riabilitazione vuol dire che, ad esempio, hai> fatto una XXXXXXX dieci anni fa, hai pagato e ora> sei una persona corretta. Sì.> Ottimo, tutta la storia> (e intendo TUTTA, riabilitazione compresa) sarà> sul web. Se, invece, hai fatto la XXXXXXX ma NON> sei una persona perbene, sarebbe interessante> potersi ricordare di certi trascorsi. Pensa, ad> esempio, a uno come Primo> Greganti...Era una persona pubblica, non avrebbe mai potuto chiedere la cancellazione dei trascorsi.La vicenda sua, e di altri come lui, è preoccupante per un altro aspetto: come si possono tagliare i ponti con persone a conoscenza di molti segreti su dirigenti ancora in carica, segreti non sempre leciti, e che si è fatto alcuni anni di carcere <B> anche </B> per coprirli? Come si fa a dirgli di no quando si propone per un incarico che è in grado di ricoprire, anche se non onestamente?> La Corte di Giustizia non è Dio, e le> informazioni restano indicizzate da Google al di> fuori dell'UE (e basta un proxy per recuperarle).Parliamo dell'UE, qui su questo articolo.Quando un articolo di PI parlerà del trattamento dei dati personali in Bhutan, discuteremo di quello.> L'Avvocato Generale della stessa corte, ad> esempio, la pensava in maniera completamente> diversa.Cosa pensava? > Intanto però hai sdoganato il principio. Queste> situazioni sono come aprire il Vaso di Pandora:> ne perdi il> controllo.Ma il "controllo" di che cosa?Tu davvero credi che la gente usi il web per informarsi sul passato di un personaggio che è candidato alle elezioni, oppure che sta per vincere un appalto?Lo usano per i pettegolezzi sul vicino, figurati. E se anche vengono a sapere che un certo candidato o un certo vincitore dell'appalto ha un passato dubbio, non cambiano idea e non sollevano il caso con manifestazioni di piazza: se ne infischiano. È sempre andata così.> > Se io ricordo esattamente il giorno in cui un> > certo fatto è accaduto, digito la data> > nell'archivio de <I> La stampa> </I>> > , o del <I> Corriere della sera> </I>> > , o di <I> Repubblica </I> , e> fra> > le pagine quella notizia la ritrovo come> > prima.> > Solo che non compare più fra i risultati di> > google.> > > > Altra XXXXXXX. O cancelli l'informazione alla> fonte, o la lasci indicizzabile. No, bisogna salvaguardare entrambi i diritti. Quello all'oblio, e quello all'impresa (in questo caso impresa giornalistica). > E' una decisione> che non ha nessuna base logica a sostenerla. La legge non prevede solo cose logiche.Lo scopri ora?> > Un bilanciamento fra le due esigenze è> necessario.> > > > Ma XXXXX miseria, come si fa a parlare di> violazione della privacy su un contenuto> disponibile pubblicamente ??? Adesso stai parlando di contenuto "disponibile pubblicamente" come di un valore in sé, protetto dalle convenzioni internazionali.Anche le immagini dell'impiccagione di Saddam Hussein sono disponibili pubblicamente, malgrado siano stati condannati quelli che le hanno diffuse. Probabilmente anche alcune immagini di XXXXXgrafia con minori lo sono, da qualche parte sul web, e sicuramente lo sono nel deep web. E quindi?Ovviamente non è un caso assimilabile agli articoli di giornale del passato, sto facendo un accostamento volutamente estremo, ma il criterio del "disponibile pubblicamente" non ha alcuna rilevanza ai fini della legge.> Poteva (forse)> avere un senso se pretendevi la rimozione dal> sito originale e POI (forse) dal motore di> ricerca, ma rimuovere solo il link da Google e> lasciarlo sul sito originale è una XXXXXXX> giuridica fatta e> finita.So che facendo richiesta è possibile farsi cancellare anche dall'articolo dei quotidiani italiani, lo avevo letto tempo fa su <I> La stampa </I> online, ma non so se esiste una procedura codificata oppure il tutto avviene a discrezione dei gestori del sito.> governi (almeno si spera).> Togli il "si spera". Se non sei un quattordicenne > sprovveduto (e non credo proprio che tu lo sia, > anzi) saprai benissimo come vanno queste cose. > intanto, cominciano a vaporizzare i link: > vediamo quanto ci mettono ad arrivare > agli articoli di giornale (perché, una volta > passato il principio, ci arrivano eccome). > Per le persone, spero di essere già morto > quando succederà.Mi sembra che ti fasci la testa prima di essertela rotta...I governi, se lo vogliono, possono impedire l'acXXXXX a Google, banalmente e semplicemente. Possono chiudere i giornali, e i loro siti. Eppure non lo hanno mai fatto, se non per brevi periodi in Cina, e altri Paesi senza l'opposizione. Quando ci saranno proposte di legge che permettono di cancellare da Google la storia del governo passato, protesteremo per quello.Finora si parla di privacy di comuni cittadini, non c'entra nulla.LeguleioRe: Macchestataddi'?
Tu cosa hai letto sino ad oggi...le favole dei fratelli Grimm...^????. SVEGLIATI !!!- Scritto da: Leguleio> > Posso chiedere di essere rimosso dagli atti> > pubblici?> > No!> > Posso chiedere di essere rimosso dai giornali> > nelle biblioteche?> > No!> > Posso chiedere di essere rimosso dalla> memoria> > (scritta e non) di tutta la gente?> > No!> > Ma allora perché rimuovere le informazioni da> > Google?> > Google rimuove i link. Le informazioni rimangono> lì dove> sono.> > > > Perché non anche dai siti indicizzati da> Google?> > Anche da lì, certo. Quello dei quotidiani é solo> il primo> passo.> > > > Perché non anche dai vari snapshot che> stanno> in> > giro?> > Perché non sono ancora così diffusi da costituire> un problema. Secondo me in futuro si arriverà> anche a> quello.> > > > E dai libri, registrazioni video e audio ...> > Cosa c'entrano i libri e i film? Qui si parla di> documenti presenti sul web, indicizzabili dai> motori di> Google.> > > > > Chi chiede di essere rimosso è perché ha da> > nascondere qualcosa del suo passato (e forse> del> > suo> > presente).> > E la cosa non è vietata dalla legge.> Anzi, il diritto all'oblio consiste anche in> questo. Non solo questo, certo, ma una buona> parte del concetto ricopre la frase appena> espressa.> > > > Qualcosa che comunque è sucXXXXX (detto,> fatto,> > baciato, lettera o testamento), che è stato> > descritto e che per stare su un sito e/o su> un> > indice, qualcuno ha pagato per mettercelo e> ce> lo> > ha messo perché così ha voluto. Era un> > informazione> > pubblica.> > Era, appunto.> A distanza di anni l'interesse pubblico non> esiste> più.> > > > Sono stato condannato/implicato in un> fattaccio> > di 10 anni> > fa.> > La cosa era sui giornali, in TV, in radio e,> > grazziaddio, anche sul> > web.> > Ora faccio l'amministratore delegato e quella> > cosa macchia il mio> > curriculum.> > Ottimo! Bene! La prossima volta, stai più> attento> > a quello che dici, fai, baci ecc. Di certo> non> > puoi spacciarti per un santo come vorresti> > fare.> > Lo fanno tutti, per inciso.> E siccome esiste il concetto di riabilitazione, a> questo mondo, il tribunale europeo del> Lussemburgo ha stabilito che Google deve> eliminare i link a materiale non più attuale.> > > > > Hai fatto una stupidata? Benvenuto nel mondo> > delle persone serie che pagano le> conseguenze> dei> > propri errori e può fregiarsi delle proprie> > conquiste. Onori e> > oneri.> > La Corte europea non la pensa come te.> > > > Fra dieci anni il capitano di una nave da> > crociera vorrà essere dimenticato dal web per> > diventare presidente di una compagnia di> > navigazione.> > Un politico che ha preso soldi per una diga> > marina di protezione vorrà diventare un> candido> > presidente della> > repubblica.> > Un banchiere che ha dato denari a destra e a> > manca affossando la banca che dirigeva vorrà> > diventare, chessò, presidente della> > BCE.> > E uno che ubriaco e fatto al volante ha> ucciso> > tre pedoni vorrà potersi vantare di essere un> > cittadino modello e magari aprire una scuola> > guida.> > In linea di principio è così, ma tieni presente> che i personaggi pubblici non godono del diritto> alla privacy, e quindi è improbabile che Google> cancelli anche i dati che li riguardano. Il> provvedimento riguarda i privati> cittadini.> Non credere che chi gli lascia ricoprire queste> cariche non lo sappia, per inciso. Non esiste> solo il motore di Google per risalire a certi> fatti. Semplicemente sceglie di ignorare il> passato.> > > > > Cancellare l'informazione di un fatto non> > cancella il fatto e le sue> > implicazioni.> > Qui non si tratta nemmeno di cancellare, ma di> evitare un link da parte di> Google.> Se io ricordo esattamente il giorno in cui un> certo fatto è accaduto, digito la data> nell'archivio de <I> La stampa </I>> , o del <I> Corriere della sera </I>> , o di <I> Repubblica </I> , e fra> le pagine quella notizia la ritrovo come> prima.> Solo che non compare più fra i risultati di> google.> > > > Cancellare e modificare l'informazione serve> solo> > a fare in modo che i cittadini non abbiano> > facilità di acXXXXX alle informazioni. > > Sí, ma quella che tu chiami facilità> d'acXXXXX vista dall'altra parte della barricata> si chiama violazione della privacy.> > Un bilanciamento fra le due esigenze è necessario.> > > > Serve solo> > a rendere il 1984 di Orwell molto più vicino> e> > possibile.> > Esagerato.> Nel romanzo di Orwell venivano vaporizzati sia> gli articoli di giornale sia, spesso, le persone> coinvolte. Qui si tratta solo di rimuovere alcuni> link, e su richiesta dei cittadini, non dei> governi (almeno si> spera).Pippo Lo CascioGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiLuca Annunziata 09 06 2014
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