Google ammette che l'open web è in rapido declino

Google ammette che l'open web è in rapido declino

Il successivo intervento di un responsabile Google non ridimensiona la portata della dichiarazione sullo stato attuale dell'open web.
Google ammette che l'open web è in rapido declino
Il successivo intervento di un responsabile Google non ridimensiona la portata della dichiarazione sullo stato attuale dell'open web.

Da una parte, Google continua a rassicurare gli editori di quanto il modello di accesso alle informazioni introdotto da AI Overview sul motore di ricerca non sia dannoso per la loro attività. Dall’altra, nelle aule di tribunale e negli incartamenti delle cause giudiziarie, ammette che l’open web è in rapido declino. Dichiarazioni quantomeno contrastanti, se non contraddittorie.

Un colpo al cerchio e uno alla botte: Google e l’open web

A renderlo noto è l’estratto da un documento (PDF) depositato la scorsa settimana, scovato da Jason Kint e segnalato in un post su X. Reca la firma degli avvocati che stanno sostenendo l’azienda in un procedimento legale. Di fatto, suona come una sentenza per il mondo online a cui siamo stati abituati nel corso degli ultimi decenni.

Il fatto è che oggi l’open web è già in rapido declino e la proposta di dismissione dei querelanti non farebbe altro che accelerare tale declino, danneggiando gli editori che attualmente fanno affidamento sui ricavi derivanti dalla pubblicità display sull’open web.

La replica del gruppo di Mountain View non si è fatta attendere. È giunta da Dan Taylor (Vice President, Global Ads), che ha sottolineato come l’affermazione si riferisca esclusivamente al display advertising dell’open web, non all’open web nel suo complesso. Questo il passaggio citato, che chiama in causa l’intelligenza artificiale come responsabile principale del cambiamento.

L’intelligenza artificiale sta rimodellando la tecnologia pubblicitaria a tutti i livelli. I formati pubblicitari display non open web come Connected TV e i media al dettaglio stanno esplodendo in popolarità.

Questo ridimensiona la portata e l’impatto di quanto scritto in precedenza? No, considerando come la pubblicità online sia da sempre una delle maggiori fonti di reddito per gli editori, ora alle prese con una significativa diminuzione del traffico causata da AI Overview. E, considerando la volontà appena confermata di voler spingere sempre di più l’utilizzo della AI Mode, la situazione potrebbe farsi ancora più critica.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
9 set 2025
Link copiato negli appunti